“Oltre cinquanta accordi tecnologici con una trentina di Paesi per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo delle energie rinnovabili, per un valore totale di 150 milioni di euro. Queste le cifre della cooperazione internazionale, solo a livello bilaterale, sviluppata dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare fino al 2015. Ma a queste si aggiungeranno le iniziative successive all’accordo di Parigi sul clima entrato in vigore nel 2016.
Dati che fanno dello stesso ministero “un attore centrale della cooperazione internazionale” nel settore, come ha sottolineato oggi Gabrielle Rossi Crespi, responsabile per le iniziative nella regione del Medio Oriente e Nord Africa, durante un incontro nell’ambito del Forum internazionale sull’energia di Beirut. Quest’anno, per la prima volta, otto imprese italiane del settore partecipano all’appuntamento nel Paese dei Cedri, una presenza coordinata dall’Agenzia italiana per il commercio estero con la collaborazione dell’ambasciata italiana in Libano, il ministero e il Centro libanese per la conservazione dell’energia.
Con il Libano l’Italia ha sottoscritto nel 2016 un accordo che prevede sovvenzioni italiane per 5 milioni di euro in progetti relativi alle fonti energetiche rinnovabili, con un meccanismo che consente un aumento dei finanziamenti del 10% per ogni iniziativa che impieghi almeno il 60% di prodotti e servizi di piccole e medie imprese italiane. Ma l’Italia e’ impegnata anche in altri Paesi dell’area mediterranea, come Marocco, Tunisia ed Egitto, con l’assistenza del Politecnico di Milano. Ehab Ismael Amin, direttore dell’Autorita’ egiziana per le energie nuove e rinnovabili, ha sottolineato le opportunita’ che si aprono per le aziende straniere nel suo Paese, che prevede di aumentare dall’attuale 10% al 20% entro il 2022 la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, e fino al 37% nel 2035.”