Il campo magnetico terrestre sta subendo l’impatto di una nube di particelle cariche, scagliate dal Sole il 6 settembre, in direzione del nostro pianeta: il vento solare intorno alla Terra si aggira intorno ai 700+ km/s, e si trova nel bel mezzo del flusso.
La tempesta geomagnetica in corso, iniziata qualche ora prima rispetto alle previsioni iniziali, potrebbe protrarre i suoi effetti fino al 9 settembre.
E’ iniziata quindi nel corso delle scorse ore (intorno alle 01:56 ora italiana) la tempesta originata dal brillamento solare record classe X9 prodotto dalla nostra stella: ha provocato blackout radio, problemi ai sistemi di navigazione Gps, e aurore. Tutte le previsioni sono state confermate, in quanto si è prodotta una tempesta geomagnetica G4 (in una scala da 1 a 5) che sta facendo registrare spettacolari aurore sulla Scandinavia, che, secondo i testimoni, sono tra le più brillanti mai osservate.
Tra stasera e domani è attesa un’altra tempesta magnetica, dopo le due avvenute una dopo l’altra, ieri e questa notte: quella che deve ancora iniziare però non è causata da eruzioni solari come le precedenti, ma da raffiche velocissime del flusso di particelle emesso dal Sole (il vento solare) scagliate dalla corona solare, da buchi coronali.
Le tempeste geomagnetiche fanno parte della normale evoluzione del ciclo di attività solare di 11 anni: l’attuale ciclo è iniziato nel 2008 e si avvia alla conclusione.