“La Regione – ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, a margine dell’incontro con il presidente della Fondazione internazionale Trieste, Stefano Fantoni, e i rappresentanti di tutti gli enti del sistema scientifico e dell’innovazione – coinvolgerà il Governo chiedendogli di mettere a disposizione adeguate risorse per Trieste Capitale della SCIENZA e a favorire anche l’intervento di sponsor privati”.
“Quello verso l’EuroScience Open Forum 2020 (Esof) – ha aggiunto Serracchiani – è infatti un percorso articolato che richiede disponibilità economiche adeguate a rispondere prontamente all’appello lanciato dal mondo scientifico. In particolare c’è già la disponibilità del ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a partecipare a novembre all’evento che segnerà le prime tappe di questo cammino”.
Nel corso della riunione svoltasi oggi a Trieste ed alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale a Università e ricerca, Loredana Panariti, il presidente di Area Science Park, Sergio Paoletti, il magnifico rettore dell’Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, e la presidente dell’Istituto nazionale di oceanografica e geofisica sperimentale, Maria Cristina Pedicchio, tutte le realtà scientifiche regionali, tra cui gli atenei di Trieste e Udine e la Sissa, hanno confermato la propria disponibilità a collaborare attivamente al progetto e sono quindi state poste le basi per l’organizzazione dell’evento, fase che sarà coordinata attraverso il lavoro di più commissioni composte anche da membri di alto profilo indicati da Euroscience. Serracchiani ha ribadito la volontà di sfruttare Esof per attirare investimenti e sviluppare progetti utili alla città e alla regione anche oltre il 2020 e ha spiegato che “si è trattato di una riunione operativa, durante la quale abbiamo iniziato, ad esempio, a ragionare su come costituire le commissioni che lavoreranno alla realizzazione di Trieste città della SCIENZA 2020”.
“Uno dei nostri obiettivi primari – ha sottolineato la presidente Fvg – è la proiezione internazionale, in particolare verso i Balcani, quindi chi farà parte delle commissioni, oltre ad essere qualificato professionalmente, dovrà avere capacità di mantenere e coltivare le relazioni con quell’area che rappresenta la forza e il valore aggiunto della candidatura di Trieste”.
La Regione ha stanziato per il progetto 250.000 euro e, come ha spiegato Panariti, “collaborerà con la Fondazione nel coordinamento di tutte le iniziative e darà il proprio contributo per il rafforzamento delle reti scientifiche sia a livello regionale, sia nazionale e internazionale. Il lavoro è avviato, per cui contiamo già in questi ultimi mesi dell’anno di ragionare sull’organizzazione, sugli eventi e sul preciso cronoprogramma che dovrà essere rispettato per giungere preparati al 2020. Oltre alle relazioni con Esof saranno infatti fondamentali il nucleo di coordinamento delle attività e i tavoli di lavoro”.
E proprio in merito al cronoprogramma, Fantoni ha precisato che “alcune tappe sono legate alla collaborazione con Euroscience, come la formazione del comitato direttivo (steering committee), prevista per gennaio. Per quella data dovremo quindi avere chiaro chi ne farà parte. In realtà, però, i cinque tavoli di lavoro che hanno steso il progetto si riuniranno da subito e il primo meeting si terrà già domani per fare il punto sulla comunicazione che sarà un elemento rilevante di Esof 2020”.