“Un’analisi condivisa e una convergenza condivisa sugli obiettivi”. E’ il bilancio del ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, nel corso della conferenza stampa conclusiva del G7 della Scienza alla reggia di Venaria. “Abbiamo condiviso le sfide globali che la quarta rivoluzione pone a tutti- spiega il ministro- abbiamo colto tutti insieme che cambia il paradigma che e’ destinato a trasformare tutti i beni e servizi e i modi in cui le conoscenze saranno generate e integrate”.
Per Fedeli, “questi cambiamenti pongono alle comunita’ scientifiche internazionali sfide rilevantissime e inedite che sono al centro dei temi che abbiamo discusso“. Nel corso della giornata sono state tre le sessioni di lavoro, ospitate dalla Galleria
Tra i temi discussi in primo luogo “la formazione dei ricercatori, del capitale umano. Investire nella comunita’ della ricerca e’ davvero un punto determinante – ha sottolineato Fedeli – perche’ significa costruire tutte le nuove competenze necessarie per governare questo processo inedito di cambiamento. Bisogna davvero far comprendere che l’investimento verso i ricercatori e verso la ricerca e’ una cosa che serve alle persone, serve a migliorare la condizione della loro vita”.
In particolare e’ stata riconosciuta “la necessita’ di ampliare la partecipazione delle donne ai settori della scienza e dell’innovazione. Ci siamo posti il tema di spingere le ragazze a sapere che questo e’ un traguardo che le riguarda”. Altro punto affrontato e’ il tema dei meccanismi di finanziamento.
“Dobbiamo rivedere gli strumenti di politica pubblica, l’intreccio con gli investimenti privati, nel senso di coordinare meglio gli investimenti pubblici, privati e quelli che vengono dal mondo della filantropia“. La ministra ha riferito che si e’ parlato anche del “tema delle infrastrutture di ricerca globali perche’ gli sforzi delle reti globali e internazionali sono l’altro elemento che qualifica una scienza che fa ricerca in modo aperto”.
