L’inviato speciale dell’Onu Baskut Tuncak, ha accusato la Gran Bretagna di violare gli obblighi sulla protezione ambientale e ha stilato un rapporto, che verrà presentato questa settimana al Consiglio per i diritti umani dell’Onu, sulle violazioni dei diritti umani collegate ai rifiuti tossici. Il quotidiano Guardian e’ riuscito a entrare in possesso di una copia. “L’inquinamento atmosferico continua a rappresentare una piaga per il Regno Unito”, ha dichiarato Tuncak, “allarmato per il fatto che, nonostante i ripetuti ordini giudiziari, il governo continui a trasgredire il suo obbligo di assicurare un’adeguata qualita’ dell’aria ai suoi cittadini. Si tratta di una violazione degli impegni presi”. Il tasso di inquinamento e’ peggiorato a Londra, ma sono molte le citta’ in cui si registrano livelli oltre la media di ossido di azoto sprigionato dai veicoli diesel. Il rapporto di Tuncak, che individua in bambini, anziani e persone con patologie gia’ diagnosticate il gruppo piu’ a rischio, rappresenta un forte motivo di imbarazzo per il governo britannico il cui ultimo programma per la lotta all’inquinamento pubblicato lo scorso luglio e’ stato giudicato “miseramente inadeguato”. Secondo quanto affermato da una portavoce del governo, la Brexit rappresenta un’occasione d’oro per la Gran Bretagna per migliorare gli standard della qualita’ dell’aria. “Le politiche europee, da quelle sull’agricoltura a quelle che riguardano i test sulle emissioni delle auto, hanno danneggiato l’ambiente. Il nostro piano per la qualita’ dell’aria da 3 miliardi di sterline si focalizzera’ proprio sull’inquinamento dell’aria causato dal fallimento dei test condotti dall’Ue e sullo stop entro il 2040 alla vendita di auto diesel o a benzina”. “Il Regno Unito – ha dichiarato la portavoce – e’ molto piu’ ambizioso della maggior parte degli stati europei, inclusa la Germania”. “Abbiamo la possibilita’ di mettere in atto una Brexit verde, assicurando al regno Unito il ruolo di Paese leader nella protezione ambientale”.