Un terremoto è stato registrato in Corea del Nord: lo ha reso noto il centro sismico cinese, secondo cui si è trattato di un sisma magnitudo 3.4, mentre secondo la Corea del Sud si è trattato di un evento magnitudo 3.
La scossa ha sollevato timori di un nuovo test nucleare: l’agenzia meteorologica della Corea del Sud ha spiegato che sta eseguendo altre verifiche ma l’opinione iniziale è che si sia trattato di un sisma naturale. L’amministrazione cinese invece parla di “sospetta esplosione“, spiegando che la scossa è stata registrata a profondità zero chilometri, dunque in superficie.
Da canto suo invece l’Organizzazione del trattato di proibizione totale dei test nucleari ha fatto sapere che sta “compiendo verifiche su una insolita attività sismica“.
Lo United States Geological Survey (USGS) si limita a constatare che il sisma è avvenuto nell’area del test del 3 settembre, a una ventina di chilometri di distanza, ma afferma anche che “questa volta non si può confermare con certezza la causa (naturale o artificiale) della scossa“.
Il terremoto è stato rilevato nella contea di Kilju, nella provincia di Hamgyong settentrionale, cioè nella zona in cui si trova il sito nucleare nordcoreano di Punggyeri. Tutti i precedenti test nucleari compiuti da Pyongyang, sei dal 2006, hanno generato terremoti di magnitudo da 4.3 o maggiori. L’ultimo test, quello del 3 settembre scorso, è stato rilevato come terremoto di magnitudo 6.3 e dopo quel test fu registrato un secondo sisma, che potrebbe essere stato causato dal crollo di un tunnel nel sito, che si trova in un’area montuosa.