Nonostante il ciclo undecennale si avvii a conclusione, il Sole sta continuando ad essere particolarmente attivo: è in corso una tempesta geomagnetica, mentre un’altra è attesa per domani.
L’attuale tempesta in corso è debole (G1), ma comunque in grado di interferire nelle comunicazioni radio nelle regioni polari, oltre a generare aurore. Nelle prossime ore l’evento dovrebbe intensificarsi (fino a categoria G2, in una scala che va da 1 a 5).
Un buco coronale presente nelle emisfero settentrionale del Sole ha prodotto un flusso di particelle (vento solare) che ha raggiunto il nostro pianeta, innescando la suddetta tempesta: domani, inoltre, la Terra dovrebbe essere esposta ad un’altra raffica di vento solare in grado di innescare un’altra tempesta magnetica minore classe G1.
Un buco coronale è un’area nell’atmosfera del Sole dove il campo magnetico arretra e consente ai gas di sfuggire: si tratta di un vero e proprio “squarcio” che appare sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese.
Questo picco di attività potrebbe sembrare sorprendente se si considera che il Sole sta raggiungendo la fase di minimo, caratterizzato dai più bassi livelli di attività nel suo ciclo di 11 anni (l’attuale ciclo è iniziato nel dicembre 2008). “Ci stiamo avvicinando alla fase di minimo solare, ma la cosa interessante e si possono comunque verificare eventi, solo che non sono frequenti. L’attività è meno frequente, ma non meno potenzialmente forte,” ha spiegato Rob Steenburgh, space scientist SWPC del NOAA.
Durante la scorsa notte si è verificata la tempesta causata dallo sciame di particelle cariche emesso dalla seconda eruzione solare più intensa degli ultimi 11 anni, avvenuta domenica 10 settembre: anche in questo caso si è trattato di un evento classe G1.