Irma, un “uragano nucleare” devasta i Caraibi: 11 morti accertati, “ma saranno molti di più”. Prime notizie apocalittiche da Barbuda, milioni in fuga dalla Florida

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Uragano Irma – E’ un’apocalisse. “Barbuda è ridotta a un cumulo di macerie“. Questo, in sintesi, il bilancio reso dal primo ministro di Antigua e Barbuda Gaston Browne, dopo il devastante passaggio dell’uragano Irma sull’isola Caraibica: come riferisce anche la Cnn, non solo il 90% dell’isola e’ andato distrutto, ma ci sono stati anche numerose vittime. Fortunatamente non tutti i residenti dell’isola di Barbuda, come sembrava in un primo momento, ma comunque molti. Al momento sono tre le vittime accertate, tra cui un bambino di 2 anni. Ma purtroppo ci sono anche tanti dispersi “E’ un disastro totale, le abitazioni sono state tutte danneggiate“, ha proseguito Browne, spiegando che la furia del vento ha colpito anche gli edifici del governo, portato via i tetti delle case, e provocato un blackout elettrico e nelle comunicazioni. Sull’isola di Barbuda, nove edifici su 10 sono stati devastati e molti di questi totalmente distrutti. I residenti, circa 1.800, sono rimasti anche senza acqua. “E’ un disastro nazionale“, ha aggiunto il premier visibilmente commosso. Edifici distrutti, tetti scoperchiati, attualmente sull’isola non c’è ne’ acqua potabile ne’ sevizi telefonici: praticamente impossibili i contatti perché i venti hanno spaccato in due una torre per le comunicazioni. Ecco perchè per ore dopo il passaggio dell’uragano, nessuno è riuscito a mettersi in contatto con l’isola. Browne ha parlato di danni per 150 milioni di dollari e che ci vorranno anni per la ricostruzione.

Anche le isole francesi Saint-Barthelemy e Saint Martin hanno riportato danni gravi, e su quest’ultima isola a perdere la vita sono stati addirittura in 8, mentre i feriti risultano 23. Il ministro francese dell’Interno Gerard Collomb ha tristemente spiegato che il bilancio è molto parziale e che il numero di morti potrebbe aumentare.

Ci vorranno settimane o mesi prima di un ritorno alla normalità delle forniture di elettricità a St Martin e St Barthelemy dopo il passaggio dell’uragano Irma: lo ha detto l’amministratore delegato di Edf, Jean-Bernard Lévy. “I nostri mezzi di produzione su ciascuna delle due isole sono fermi” mentre anche le reti di distribuzione hanno subito danni “considerevoli“, ha indicato su Europe 1. Le due centrali elettriche assicurano la maggior parte della produzione di corrente sulle due isole caraibiche.

L’uragano Irma ha causato “enormi danni” anche nella parte olandese di Saint Martin, devastando il porto e l’aeroporto. Lo ha detto il Primo ministro olandese Mark Rutte. “L’isola non è raggiungibile a questo punto a causa degli enormi danni subiti dall’aeroporto e dal porto“, ha detto Rutte ai giornalisti aggiungendo che per il momento non sono pervenute notizie di morti nella parte olandese dell’isola.

Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron visiterà le isole colpite dall’uragano Irma “il più presto possibile” ha annunciato l’Eleso in una dichiarazione. “Il presidente della Repubblica visiterà i luoghi colpiti dall’uragano Irma non appena possibile, senza ostacolare l’azione dei soccorsi e non appena il tempo lo permetterà“, ha detto la fonte. Intanto il Ministero dell’Interno a Parigi ha creato un centro di crisi in risposta all’emergenza. “Siamo passati dalla fase della disperazione alla fase d’azione“, ha detto Collomb in una conferenza stampa. “Per il momento siamo ancora ad otto morti, la distruzione è enorme e lavoreremo per le prossime ore in modo che le persone possano nutrirsi e avere acqua. L’aeroporto francese non è stato distrutto dal lato olandese e siamo in procinto di riavviare le varie infrastrutture“.

Il presidente de Consiglio territoriale, Daniel Gibbs, ha affermato che il 95% della parte francese di Saint Martin e’ stata distrutta, mentre resta difficile l’accesso a Saint Barthe’le’my a causa dei danni all’aeroporto. Secondo i media locali, si sarebbero verificati alcuni episodi isolati di saccheggio; un’informazione confermata anche da Colomb, che ha ricordato come la polizia sta cercando di “mantenere la calma“. Un centro logistico verra’ installato a Pointe-a’-Pitre, in Guadalupa, per coordinare l’invio di mezzi umani e materiali verso le aree colpite. Il ministro dell’Oltremare, Annick Girardin, e’ arrivata sul posto questa mattina insieme a 170 uomini della sicurezza civile, una squadra pompieri dell’Ile de France e volontari della Croce Rossa. Nelle prossime dovrebbe essere annunciato un primo bilancio dei danni provocati dall’uragano.

Siamo passati da una fase di stupore a una fase d’azione” ha aggiunto Collomb, commentando la situazione dopo il passaggio dell’uragano Irma. “Nelle prossime ore lavoreremo affinché le persone possano mangiare a avere acqua” ha detto Collomb, sottolineando che i soccorsi stanno “cercando di rimettere in funzione diverse infrastrutture”. Tra queste, il ministro ha indicato quella per la desalinizzazione, necessaria per fornire “acqua potabile“.

Adesso Irma, che da oltre 35 ore è una tempesta di 5ª categoria sulla scala Saffir-Simpson, con venti di circa 300km/h, sta colpendo adesso l’isola statunitense di Porto Rico, dove vivono 4 milioni di persone, e si dirigerà nelle prossime ore anche sulla Repubblica Dominicana e successivamente su Cuba. Previsto l’arrivo nel fine settimana in Florida, dove il presidente Donald Trump ha già proclamato lo stato di emergenza. Con l’avanzare dell’urgano verso la Florida, stamattina è stata ordinata l’evacuazione di Miami Beach e di altre località costiere nell’area. Il sindaco della cittadina, definendo Irma “un uragano nucleare” aveva già fatto appello ai residenti ad “andare via subito“. E’ la prima volta in 12 anni che agli oltre 100mila abitanti della case situate nelle zone costiere della baia di Biscayne e della barriera di isole davanti all’oceano (Bal Harbour, Bay Harbour Islands, Golden Beach, Indian Creek Village, North Bay Village, Sunny Isles Beach e Surfside) viene chiesto di lasciare le case. Le zone considerate piu’ a rischio sono Key Biscayne e Miami Beach. Ai residenti è stato chiesto di lasciare in maniera volontaria le case prima che arrivino mareggiate e inondazioni, per evitare che le squadre debbano arrivare a soccorrerli quando l’uragano sara’ arrivato.

L’uragano Irma è una tempesta tropicale di 5ª categoria da oltre 35 ore: è il ciclone di questa intensità più lungo mai registrato nel mondo dai servizi meteo. Irma batte il record del super tifone Haiyan, che nel 2013 nelle Filippine aveva generato gli stessi venti (295 km/h) ma per 24 ore. “Una tale intensità e una tale longevità non si sono mai viste nel mondo, dall’inizio dell’era satellitare“, una cinquantina di anni fa, ha precisato all’Afp Etienne Kapikian, di Météo France.

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