Una vera e propria dichiarazione di guerra al cancro, a 360 gradi. Che deve coinvolgere tutti: i medici e i ricercatori, ovviamente, ma anche le Istituzioni, la Politica, la Cultura, lo Sport, lo Spettacolo, l’Imprenditoria, la Religione, i Media. Perché nasca un “Italian Cancer Act”, come accadde nel 1971 con il National Cancer Act dell’allora Presidente americano Richard Nixon, che rivoluzionò l’impegno USA contro i tumori. Perché anche il nostro Paese possa mobilitarsi unito, ciascuno nel proprio ruolo, contro le neoplasie con l’obiettivo di prevenirle, curarle al meglio e garantire agli ex pazienti un ritorno ad una vita normale, lontani da discriminazioni e luoghi comuni legati al “male incurabile”. E che si allarghi all’Europa per ritrovare un Vecchio Continente coeso e mobilitato concretamente contro il cancro. E’ questo il messaggio che un oncologo, Francesco Cognetti, e un giornalista, Mauro Boldrini, lanciano col libro “Insieme Contro il Cancro, La grande lotta comune per sconfiggere i tumori” (163 pagine, Mondadori Editore), promosso dalla Fondazione Insieme contro il cancro e presentato oggi alla Camera dei Deputati, alla presenza del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, del Presidente del CONI Giovanni Malagò, del Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Mario Melazzini, e dall’attrice Monica Guerritore. Ventidue personaggi (dal Presidente della Camera Laura Boldrini, al Ministro della Cultura Dario Franceschini, da Max Allegri e Alex Zanardi, da Eugenio Scalfari a Monica Maggioni, da Giuseppe Tornatore a Monica Bellucci, da Carlo Verdone a Carlo Croce, da Alessandro Benetton a Oscar Farinetti ecc.) chiamati a raccolta perché, come ribadisce il presidente della Fondazione Francesco Cognetti “La lotta al cancro si vince con l’impegno di tutti. A iniziare dalla prevenzione: ciascuno di noi deve seguire stili di vita corretti, come non fumare, seguire la dieta mediterranea, praticare attività fisica con continuità, ma il 45% della popolazione è in sovrappeso, ben 23 milioni di italiani sono sedentari e i fumatori sono il 19%. Per proseguire con l’adesione agli screening, ancora troppo bassa, soprattutto al Sud (solo una donna su cinque si sottopone alla mammografia). E tutti devono impegnarsi a favore della ricerca scientifica, la cura e l’assistenza agli oltre 3 milioni d’italiani che lottano o hanno lottato contro una neoplasia. L’oncologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante con un incremento altissimo di sopravvivenza negli ultimi 20 anni. Ma resta ancora molta strada da percorrere soprattutto contro alcune neoplasie particolarmente difficili da trattare. Inoltre il numero di nuovi casi è destinato a crescere nei prossimi decenni”. “Se vogliamo davvero vincere una sfida così difficile – spiega Gianni Letta – c’è bisogno di un contributo anche da mondi che possono sembrare estranei come quello del cinema o dello sport. Con questo libro si sono raccolte idee, impegni, progetti perché si cambi marcia”.
Un impegno totalmente sottoscritto da Antonio Tajani, la cui intervista è contenuta nel volume “Oltre 2,6 milioni di cittadini dell’Unione Europea sono colpiti ogni anno da una neoplasia – afferma il Presidente -. Ciò nonostante investiamo ancora poche risorse in prevenzione e ricerca medico-scientifica, anche se negli ultimi anni abbiamo fatto molto per cercare di recuperare il tempo perduto, ad esempio col Settimo programma Quadro e con Horizon 2020. A livello legislativo invece servono nuove misure per migliorare l’accesso ai nuovi farmaci e favorire il più possibile la libertà di movimento e le cure transfrontaliere ma anche per implementare le reti di cooperazione e ricerca a livello europeo. Come per molte altre sfide anche quella contro i tumori deve essere affrontata sempre più a livello comunitario. Quella di Insieme contro il Cancro è davvero un’ottima iniziativa: le Istituzioni devono sempre essere pronte ad ascoltare le sollecitazioni e stimoli che provengono dalla Società civile e dal mondo scientifico. Da parte mia, mi impegnerò a fondo perché il Parlamento Europeo si impegni direttamente con atti concreti”. “Anche il CONI accetta la sfida dell’Italian Cancer Act – sottolinea Giovanni Malagò -, il mondo dello sport è in prima linea per contrastare ogni fenomeno negativo ed è lo strumento più efficace per combattere l’insorgenza di molte patologie, anche oncologiche. Ci sono poi diversi eventi di solidarietà nati proprio come risposta a questa malattia, con l’obiettivo di sensibilizzare la gente comune sull’opportunità di seguire un percorso virtuoso e di raccogliere fondi per sostenere la ricerca. Si tratta di imperdibili occasioni per favorire un nuovo approccio al problema”.
“Per esperienza personale posso dire che è una malattia che, se presa in tempo, si può combattere e sconfiggere – sostiene l’attrice Monica Guerritore -. Come altri personaggi del mondo dello spettacolo ho deciso di rendere pubblica la mia esperienza con il cancro. Sono da sempre convita che la narrazione possa essere un metodo per condividere traumi, ansie e paure. Serve a chi ha lottato e vinto contro la malattia. Ma non solo, è necessaria anche per aumentare la consapevolezza di tutta la popolazione soprattutto quella delle persone maggiormente esposte al rischio di insorgenza di una neoplasia”. “Con questo libro – conclude Mauro Boldrini – vogliamo cambiare luoghi comuni ancora troppo radicati: da un recente sondaggio risulta che ancora per il 46% degli italiani tumore significa male incurabile. Eppure oggi in Italia oltre il 50% dei pazienti riesce a sconfiggere la malattia. Ma per troppi di loro diventa difficile tornare ad una vita normale, adottare un figlio, stipulare un’assicurazione sulla vita, accendere un mutuo, progredire nella carriera lavorativa. Con l’Italian Cancer Act vogliamo superare queste difficoltà e valorizzare un esercito di donne e uomini che possono ancora dare tanto alla Società”.