Roma, Milano e Venezia sono le località più fotografate su Instagram. E’ quanto rileva un’indagine Twig realizzata a partire dall’analisi di oltre 9 milioni di post pubblicati sulla piattaforma dal 1 giugno al 22 agosto 2017. La prima classificata è Roma: oltre 906K post hanno documentato le bellezze della capitale in meno di tre mesi. Sul podio anche Milano (739K) e Venezia (625K), seguite da Firenze (492K) e Napoli (353K).
Scorrendo la classifica troviamo altre mete turistiche tradizionali (Verona, Pisa, Siena) o realtà che stanno consolidando la loro importanza (Lecce e il Salento). La vera sorpresa è però rappresenta da Bergamo (15° posto con 79K post), che sembra affermarsi sempre più come nuova destinazione di viaggio.
La classifica è stata stilata raccogliendo tutti i post Instagram contenenti i principali hashtag relativi all’Italia (#italia, #italy e/o #italie) pubblicati nell’arco di tempo considerato, per un totale di oltre 28 milioni di post. Di questi, 13 milioni contenevano informazioni riguardanti la localizzazione, di cui 9 milioni localizzati in Italia.
Sulla base dei geo-tag, quando abilitati dagli utenti, e di un algoritmo in grado di stimare la geo-localizzazione dei post, i dati sono stati successivamente aggregati in base alla provincia di appartenenza. Con oltre 700 milioni di utenti attivi nel mondo e una crescita esponenziale a partire dal suo lancio nell’ottobre 2010, Instagram si conferma come uno dei social media di maggior successo.
Anche in Italia la diffusione del social media è stata capillare, con 14 milioni di utenti attivi nel giugno 2017, 5 milioni in più rispetto al 2016, secondo quanto dichiarato dal co-fondatore della piattaforma, Mike Krieger, nel corso della sua visita ufficiale in Italia.
Grazie all’immediatezza di una comunicazione basata sull’utilizzo congiunto di immagini, hashtag e geo-localizzazione, negli ultimi anni Instagram si è, inoltre, affermato come il social media di eccellenza in ambito travel ed è utilizzato da utenti di tutto il mondo per la condivisione delle proprie esperienze di viaggio, come evidenziato dallo studio.