“La morte della bimba di 4 anni nell’ospedale di Trento Santa Chiara per malaria autoctona e’ un fatto drammatico ed estremamente preoccupante. In questi mesi nel Trentino Alto Adige ed in molte regioni del nord anche ad altitudine elevate si è avuta una proliferazione di insetti e zanzare estremamente aggressive. Già nel 2007 a Ginevra e nel 2011 l’Agenzia Europea per l’Ambiente e l’Oms avevano avvertito dei rischi alla salute legati alle temperature più alte e con inverni più miti“: lo spiega in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, “Queste condizioni legate molto ai cambiamenti climatici, stanno espandendo le aree in cui gli insetti vettori di malattie (ad esempio, zecche e zanzare) sopravvivono e si moltiplicano“. “Questi insetti possono causare malattie come la malattia di Lyme, il dengue e la malaria anche in nuove aree in cui il clima non era favorevole allo sviluppo e alla trasmissione di tali patologie o, al contrario, il cambiamento climatico potrebbe causare la scomparsa di alcune malattie da aree in cui sono attualmente presenti. Ad esempio il futuro riscaldamento potrebbe far sì che le zecche (e, quindi, le malattie da esse veicolate) si diffondano ad altitudini maggiori e più a nord, vista la mutata distribuzione geografica degli animali “ospiti”.” “Di fronte a questa situazione le amministrazioni hanno il dovere di attuare quelle iniziative per debellare la proliferazione di questi insetti anche attraverso antagonisti biologici e non vi è dubbio che si sta sottovalutando un problema molto serio per la salute“.