Malaria, primario pediatria Trento: “Abbiamo cercato di capire se abbiamo fatto errori, ma non abbiamo trovato nulla”

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“Abbiamo cercato di capire se abbiamo fatto degli errori nelle procedure, perché per un contagio ci vorrebbe un contatto di sangue, ma non lo troviamo. Abbiamo ripercorso l’intero percorso della paziente durante il ricovero”. A dirlo è il primario di pediatria dell’ospedale di Trento, Nunzia Di Palma, a proposito della bimba di 4 anni morta a Brescia di Malaria, che era stata ricoverata a Trento quando c’erano altre due bambine che avevano la Malaria. “Non siamo preoccupati del fatto che possano avvenire contagi – chiarisce -. Ma ci vuole una spiegazione per quanto accaduto e non so se saremo in grado di trovarla. L’isolamento, in caso di un paziente con Malaria, non e’ previsto, perche’ ci vuole un vettore. Aggiungo che nella stessa stanza in cui la piccola era ricoverata per diabete c’era un bimbo di 3 anni, sempre col diabete, rimasto per lo stesso periodo, dal 16 al 21 agosto, ma che non ha manifestato sintomi di Malaria”

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