E’ arrivato sull’Italia l’atteso forte maltempo ampiamente previsto nei giorni scorsi: da ieri sera violenti temporali stanno colpendo varie zone del Centro/Nord, con nubifragi, grandinate e bombe d’acqua. I primi fenomeni si sono verificati ieri sera nell’alto Piemonte, con picchi di oltre 70mm di pioggia nel verbano (dove si sono verificate le grandinate più intense). Nella notte, poi, i nubifragi si sono estesi dapprima alla Lombardia, nel varesotto, e infine a tutto il Centro/Nord.
I fenomeni più intensi stanno colpendo la Toscana, dove un’alluvione lampo sta colpendo il grossetano. Sono caduti 250mm di pioggia a Roccastrada, 102mm a Follonica, 80mm a Sovicille, 66mm a Monticiano e Chiusdino, 60mm a Grosseto, 57mm a Gavorrano. Molto pesanti le conseguenze sui territori, su tutta la Regione ma soprattutto a Grosseto e dintorni. Tra le zone più colpite, Follonica dove ci sono scantinati allagati e veicoli bloccati nei sottopassi. Il Comune di Follonica fa sapere che l’unico sottopasso agibile è quello del Casone e che vigili del fuoco, operai e tecnici del comune e polizia municipale sono a lavoro per cercare di risolvere le criticità. Problemi anche a Grosseto, dove via Emilia è completamente invasa dall’acqua. A Grosseto è completamente allagato anche un centro commerciale, compreso il piazzale di scarico, oltre a diversi scantinati e seminterrati. I mezzi anfibi dei vigili del fuoco hanno raggiunto anche un’auto rimasta bloccata in un sottopasso, ma fortunatamente non c’erano persone dentro.
Ad Arezzo, si legge in una nota dei Vigili del Fuoco, “numerosi sono stati gli interventi in ambito cittadino, mentre a Grosseto, dove e’ stato trattenuto in servizio il turno smontante, si segnalano un centinaio di richieste di soccorso dalla zona di Follonica dove ci sono scantinati allagati e veicoli bloccati nei sottopassi”. Squadre di vigili del fuoco di Grosseto si stanno infatti “spostando su Follonica per accertare che all’interno di un’auto rimasta sommersa in un sottopasso da circa due metri d’acqua, non vi sia nessuno all’interno”. Spostandosi nel versante occidentale della regione, i vigili del fuoco di Lucca stanno intervenendo in via di Moriano per un incendio di vegetazione. Complessivamente nelle ultime 24 ore i vigili del fuoco, in Toscana, hanno effettuato 309 interventi di soccorso.
Pioggia e aria fredda sull’Umbria. Dalla regione e’ interessata da una perturbazione che ha gia’ investito le zone occidentali per poi estendersi al resto del territorio, facendo registrare anche un brusco calo delle temperature. Sul centro di Perugia ha anche fatto capolino la nebbia. Polizia stradale e vigili del fuoco non segnalano al momento alcun problema. Intanto alle 9 sono stati registrati meno di 20 gradi a Perugia, 24,6 a Terni, 23,3 a Foligno, 18,1 a Citta’ di Castello, 18,8 a Orvieto, 18,5 a Norcia e 17,8 a Cascia. Il centro funzionale della Protezione civile regionale ha emesso un avviso di criticita’ arancione per l’intera giornata in cui si potranno verificare forti temporali. Situazione che sara’ costantemente monitorata
Le temperature sono crollate: tra Arezzo, Siena e Grosseto abbiamo +17/+18°C in pieno giorno. Il maltempo in Toscana è provocato da un grosso MCS, un sistema temporalesco “cattivissimo” che si muove in modo lento ed estremamente pericoloso verso Lazio e Umbria, dove arriverà nella tarda mattinata (potrebbe colpire anche Roma).
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Intanto il maltempo sta colpendo anche il Nord/Est, con forti piogge tra Veneto e Friuli Venezia Giulia dove stamattina sono caduti 54mm di pioggia a Fontanafredda, 49mm a Venezia, 30mm a Pordenone, 22mm a Treviso, 21mm a Jesolo, 19mm a San Donà di Piave, 17mm a Trieste. Le temperature oscillano tra +17 e +19°C in pieno giorno. Forti temporali anche tra Romagna e Marche. Nel pomeriggio i fenomeni di maltempo si intensificheranno proprio nell’alto Adriatico.
Il maltempo al Nord ha provocato un’altra enorme frana nella notte in Val Bondasca, nella stessa zona in cui la scorsa settimana un grosso distacco aveva travolto 8 alpinisti che non sono stati mai più ritrovati. La frana s’è verificata nel territorio di Bregaglia (Svizzera), a pochissimi chilometri dal confine con l’italiana Villa di Chiavenna (Sondrio). La strada che porta al confine è ora interrotta. Il piccolo paese di Bondo (Svizzera) in gran parte è stato evacuato. Seri disagi per migliaia di frontalieri che lavorano in alberghi, ristoranti e cantieri edili della zona. Anche stavolta la frana ha travolto case e strade. La prima frana si è verificata intorno alle 21.30 di ieri sera durante un violento temporale, poi altri smottamenti hanno interessato la zona nella notte e stamattina. Diverse rocce si sono staccate dal Pizzo Cengalo, ha riferito nella notte il comune di Bregaglia. La colata ha attraversato la Val Bondasca raggiungendo il bacino di contenimento di Bondo, ha riempito quest’ultimo e ricoperto la nuova strada cantonale nonché il letto del fiume Maira. Secondo il comune, lo smottamento ha colpito anche la vecchia strada cantonale, bloccando così l’accesso alla valle. Anche altri villaggi situati a una decina di minuti a piedi da Bondo sono stati coinvolti dalla frana. La località di Promontogno è rimasta senza corrente elettrica. Nel villaggio di Spino sono state danneggiate diverse case e gli abitanti hanno dovuto essere sfollati. Due persone anziane, bloccate in un edificio, sono state soccorse dalla Rega. A Promontogno, Sottoponte e Bondo alcune abitazioni sono state completamente distrutte. Non si registrano feriti, ha riferito all’ats il portavoce del comune di Bregaglia Christian Gartmann. La vastità dell’evento non è ancora definibile con precisione ma secondo Gartmann è “rilevante”.
A Bondo, dove la scorsa settimana erano state evacuate circa un centinaio di persone, alcune case sono andate completamente distrutte; case distrutte anche nel paesino di Promontogno e abitazioni danneggiate a Spino. Le autorita’ della valle di Bregaglia giovedi’ avevano diramato un allerta ai residenti, avvertendo che il maltempo avrebbe potuto innescare altre frane. Il 23 agosto, la frana ha messo in moto circa 141 milioni metri cubi di fango e terriccio; uno smottamento di cosi’ vaste proporzioni al punto da essere registrato dai sismografi, che in Svizzera hanno rilevato un tremore pari a 3 gradi di magnitudo. Secondo le autorita’ locali, c’e’ circa un milione di metri cubi di terriccio ancora instabile e che potrebbe presto venire giu’.
Intanto ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale: