“Abbiamo deciso che da ora in poi quando ci sara’ la previsione meteo di un codice di allerta arancione o rosso, che sono quelli di una certa importanza, chiameremo i media e andremo in tv a raccontare con parole semplici cosa potrebbe accedere. Si trattera’ di eventi che nell’arco di un anno potrebbero oscillare da 14- 15- 20 e daremo una serie di consigli credo che saranno graditi ai cittadini”. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
“Chiaramente – ha aggiunto – questo non sostituira’ la filiera delle responsabilita’: ad informare i cittadini, sulla base di un piano legato anche alle specifiche situazioni locali, devono essere le protezioni civili comunali e della provincia, questo non spetta alla regione. Il nostro sara’ un servizio aggiuntivo predisposto dalla Regione”.
E certo, ha poi osservato il presidente, “la Toscana, dal punto di vista dei Comuni non e’ arretrata. Hanno l’alert system con cui si telefona alle persone in casi di emergenza; questo sistema c’e’ a Firenze, a Pisa, dove viene applicato, ma anche in altri comuni”. Rispetto al tema della ripartizione delle responsabilita’ quando si verificano i disastri da maltempo, Rossi ha osservato che l’intervento della Regione e’ ‘ad adiuvandum”, e riguarda “le situazioni emergenza”; in via ordinaria, “ognuno deve seguire il proprio laghetto, ognuno deve seguire il proprio rio, ognuno deve fare quello che deve fare: la legge regionale in questo senso ha dato a tutti responsabilita’ precise, sindaci ai consorzi”, ha concluso Rossi.
Sempre in tema di informazione e attivazione dell’ allerta Rossi ha poi ribadito che “esiste gia’ una app, da noi gia’ fornita ai responsabili delle protezioni civili locali e agli amministratori del territorio, che avverte qualora ci sia il superamento dei livelli di guardia da parte dei 350 pluviometri e dei 150 idrometri installati su tutto il territorio regionale. In tal caso scatta un allarme”. “Credo sia una cosa unica a livello nazionale – ha aggiunto Rossi – Si deve diffondere una consapevolezza alla reazione a questi eventi che purtroppo si verificano sempre piu’ frequentemente. Il contributo a alla costruzione di questa consapevolezza deve arrivare dalla Regione ma deve diffondersi a tutti i livelli; adesso questo sta avvenendo sempre di piu’. Ma e’ un processo che va costruito tutti insieme, migliorando quello che gia’ c’e’. Il tutto con un solo obiettivo: evitare che otto persone perdano la vita in eventi come quello di Livorno. Questo non puo’ e non deve avvenire”