Nuova provocazione dalla Corea del Nord: è stato lanciato un nuovo missile che ha sorvolato il Giappone, passato sopra l’isola settentrionale di Hokkaido, come già avvenuto il 29 agosto scorso.
Il nuovo razzo avrebbe raggiunto un’altitudine di 770 chilometri, percorrendo 3.700 chilometri prima di impattarenell’oceano Pacifico settentrionale, a circa 2.000 chilometri a Est di Erimo: la base statunitense di Guam, distante 3.200 chilometri dalla costa nordcoreana, rientrerebbe nel raggio d’azione.
L’esercito statunitense ha dichiarato poco dopo il lancio di aver individuato un missile balistico a medio raggio, sostenendo, tuttavia, che questo non rappresentava una minaccia per l’America del Nord o il territorio Usa di Guam.
Il missile è stato lanciato alle 06:57 ora giapponese dalla base di Sunan.
La Corea del Sud risponde lanciando un missile
La Corea del Sud ha risposto alla provocazione lanciando un missile in un’esercitazione, simulando una risposta a Pyongyang: lo ha reso noto l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.
Risveglio terrificante in Giappone
“Lancio missile. Cercate riparo“: si sono svegliati con questo allarme, via megafono e via sms, centinaia di migliaia di giapponesi, allertati dalle sirene del sistema J-Alert che ha intercettato il missile balistico di Pyongyang, il secondo in meno di un mese sopra l’isola di Hokkaido.
Il Giappone “non può tollerare” queste “azioni scandalose” e la comunità internazionale deve unirsi e dare un chiaro messaggio contro queste “pericolose azioni provocatorie della Corea del Nord che minacciano la pace del mondo“: è la condanna del il primo ministro giapponese, Shinzo Abe. “Se la Corea del Nord continuerà su questa strada non avrà un brillante futuro. Dobbiamo farlo capire alla Corea del Nord.“
Oggi riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha convocato per oggi alle 15 ora di New York una riunione d’emergenza in riferimento al lancio del missile in Corea del Nord. Risale a lunedì scorso il voto all’unanimità che ha decretato un nuovo round di sanzioni contro Pyongyang fissando un tetto sulle forniture di greggio alla Corea del Nord e mettendo al bando l’export di tessile del regime. All’inasprimento delle sanzioni, Pyongyang aveva risposto minacciando di “affondare con missili nucleari le isole giapponesi” e di “incenerire” gli Stati Uniti.