La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per una ipotesi di reato di omicidio plurimo colposo per stabilire eventuali responsabilità su quanto accaduto ieri in tarda mattina alla Solfatara di Pozzuoli e che ha determinato la morte di un bambino di 11 anni e dei suoi genitori. Il fascicolo e’ per ora senza indagati. Questa mattina si e’ tenuta una riunione nell’ufficio giudiziario partenopeo, al termine della quale l’inchiesta e’ stata ufficialmente avviata e si e’ formalizzato il sequestro di tutta l’area nella quale si e’ verificata l’apertura di un cratere e la caduta delle tre vittime. Il fascicolo e’ affidato al pm Ilaria Mancusi Barone, del pool di Giuseppe Lucantonio. Nella prossima settimana saranno conferiti gli incarichi al medico legale ed al perito della Procura che dovranno procedere per fornire elementi di indagine.
Il cancello di ingresso del vulcano Solfatara e’ rimasto chiuso al pubblico per l’intera giornata, dopo la tragedia che si e’ consumata ieri mattina. L’area del cratere, comprendente proprio la zona della ‘fangaia’ teatro della disgrazia e altri punti critici, e’ stata posta sotto sequestro dal magistrato che conduce le indagini. Una decisione adottata gia’ ieri sera a conclusione dei sopralluoghi e delle ispezioni condotte sui luoghi dove hanno perso la vita tre componenti della famiglia Carrer.
I sentieri che conducono al cratere, secondo testimonianze, sono stati interdetti. Gli operatori della struttura sia verbalmente ai numerosi turisti che in mattinata si sono presentati per la visita sia al telefono alle richieste di informazioni e prenotazioni hanno risposto che la chiusura e’ a tempo indeterminato. Rimane fruibile e funzionante l’area camping dove al momento sono ospitate un centinaio di persone e lo spaccio interno al servizio degli ospiti. Non e’ dato saper se potranno essere esperite le prenotazioni gia’ effettuate ed accettate le nuove.