Un semplice test ‘gratta e annusa‘ potrebbe essere in grado – in futuro – di identificare le persone a maggior rischio di Parkinson anche 10 anni prima della diagnosi. E’ quanto si legge in un nuovo studio pubblicato su ‘Neurology‘. La ricerca mostra che gli anziani con poco olfatto sono più a rischio di sviluppare la malattia rispetto a quelli che totalizzano un buon punteggio al test sulla sensibilità olfattiva.
Non solo, i ricercatori hanno scoperto che il legame ‘naso–Parkinson‘ è più forte per gli uomini, rispetto alle donne. Il team di Honglei Chen della Michigan State University ha chiesto a 1.510 persone di annusare 12 odori comuni, come cannella, benzina, sapone e cipolla, e identificarli scegliendo fra 4 possibilità. I ricercatori hanno esaminato persone di vari gruppi etnici, in media di 75 anni. I pazienti dopo il test gratta e annusa sono stati seguiti per 10 anni, per capire in quanti sviluppavano il Parkinson.
Nel corso della ricerca 42 persone si sono ammalate, e la maggior parte era nel gruppo valutato con uno ‘scarso senso dell’olfatto’. Infatti, su 764 anziani di questo gruppo ben 26 hanno sviluppato la malattia, contro i 7 del gruppo (835 persone) con un ‘buon olfatto’ e i 9 su 863 con un ‘olfatto medio’. “Il nostro studio mostra che questo test potrebbe essere utile per valutare il rischio in modo molto precoce“, conclude Chen. Non tutte le persone con problemi di olfatto però hanno sviluppato la malattia, ecco perché i ricercatori sottolineano la necessità di ulteriori studi per fare piena luce sul legame.