Entro la fine del 2017, – si legge in una nota stampa di Amici della Terra – in base alle scadenze UE, l’ltalia dovrà varare una prima proposta di Piano nazionale energia e clima con obiettivi 2030. Già in occasione del varo della nuova Strategia Energetica Nazionale, gli Amici della Terra hanno espresso la loro contrarietà a obiettivi e strumenti che ignorano nella sostanza il ruolo centrale dell’efficienza energetica, continuano a privilegiare le fonti rinnovabili elettriche, sottovalutano gli effetti della crisi economica da cui stiamo lentamente uscendo e trascurano il ruolo dei consumi termici e per i trasporti.
Questa impostazione delle politiche climatiche, che il nostro paese ha già sperimentato negli ultimi 15 anni, è costata carissima a famiglie e piccole imprese e, in generale, al nostro sistema economico che ha dovuto misurarsi con un costo per l’energia già alto e ulteriormente gravato dal peso degli incentivi alle sole fonti rinnovabili elettriche intermittenti.
Oggi, la posizione raggiunta dall’Italia in termini di penetrazione delle rinnovabili e riduzione delle emissioni di gas serra e i livelli di efficienza energetica mantenuti nonostante tutto, consentirebbero al Paese di dare una svolta alla propria politica energetica.
Occorre: aggiornare lo strumento dei certificati bianchi in chiave di obiettivi 2030 di miglioramento dell’efficienza energetica; consentire la crescita degli usi efficienti del vettore elettrico sfruttando la nuova tariffa, lo smart metering e la liberalizzazione del mercato; favorire la mobilità sostenibile tramite la diffusione di elettricità e gas naturale come combustibili alternativi, valorizzare il recupero energetico in chiave di economia circolare e corretta gestione del ciclo dei rifiuti.