Il 10 settembre si è verificata la seconda eruzione solare più intensa degli ultimi 11 anni, e ciò ha prodotto sulla Terra una pioggia “insolita” di particelle. “E’ la seconda volta che viene registrato un fenomeno simile in questo ciclo di attività del Sole, iniziato nel 2008. Il precedente si è verificato il 17 maggio 2012“, ha spiegato Mauro Messerotti, fisico dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, consigliere per il meteo spaziale della direzione scientifica dell’Inaf e dell’università di Trieste.
E’ stata una “pioggia” di neutroni, particelle senza carica elettrica ma che trasportano energia, ed è stata generata dall’arrivo nell’atmosfera di particelle altamente energetiche, accelerate dal Sole durante l’eruzione del 10 settembre. I neutroni sono stati prodotti dall’interazione tra le particelle del Sole e le molecole presenti in atmosfera.
Le piogge di neutroni “sono un fenomeno relativamente raro: ce ne sono state 72 dal 1956 a oggi” hanno dichiarato Monica Laurenza, responsabile scientifico dell’Osservatorio Svirco di Roma dell’Inaf e Christina Plainaki, dell’Agenzia spaziale Italiana. Le particelle energetiche “possono danneggiare gli strumenti dei satelliti, le comunicazioni radio, i sistemi radar e sono una minaccia per astronauti e passeggeri dei voli su rotte polari, per l’elevata dose di radiazione che producono“.