L’Italia in prima fila nella straordinaria avventura della sonda Cassini, con un impegno di oltre 20 anni da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che ha promosso la missione insieme all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e alla Nasa, di 11 istituti di ricerca e il forte coinvolgimento dell’industria. Italia e Stati Uniti hanno infatti sottoscritto un accordo che “per tutta la durata della missione ha regolato i rapporti tra Nasa e Asi, stabilendo i rispettivi ruoli e impegni. L’accordo riguardava l’intera missione, lanciata il 15 ottobre 1997 con un ‘passeggero’ molto speciale: il lander Huygens destinato a scendere sulla superficie della piu’ grande luna di Satuno, Titano, e promosso dall’Esa. Per sette anni Cassini e Huygens hanno viaggiato insieme, per salutarsi il 14 gennaio 2005, con l’arrivo a Titano.
Considerando l’intera missione Cassini-Huygens, l’Italia ha contribuito con le universita’ di Roma Sapienza e Tor Vergata, accanto a quelle di Padova, l’Aquila, Napoli, Pavia, Bari e Lecce. Importante anche il ruolo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). L’industria italiana e’ stata coinvolta dall’Asi per la progettazione e realizzazione dell’antenna ad alto guadagno dal diametro di quattro metri (Hga/Lga), la sezione a radiofrequenza del radar (Rfes) di Cassini, che ha permesso di analizzare gli strati opachi dell’atmosfera e la superficie di Titano e degli altri satelliti di Saturno. Italiano anche lo strumento di radioscienza (Rfis), utilizzato per verificare alcuni aspetti della teoria della relativita’ di Einstein, misurare il campo gravitazionale di Saturno e studiare la struttura degli anelli.
I relativi contratti erano stati affidati all’allora Alenia Spazio, oggi Thales Alenia Space Italia (Thales – Leonardo). Ad aziende che oggi fanno capo a Leonardo erano stati affidati i contratti per la progettazione e la realizzazione del canale visibile dello spettrometro Vims-V (Visible and Infrared Mapping Spectrometer), che ha permesso di ottenere splendide immagini di Saturno, dei suoi anelli e delle sue lune, e di Hasi, installato a bordo del lander Huygens e che ha misurato le proprieta’ fisiche dell’atmosfera e della superficie di Titano.
I dati raccolti da Huygens sono stati trasmessi all’orbiter Cassini per mezzo del sottosistema di comunicazione Pdrs (Probe Data Relay Subsystem), realizzato dalla Thales Alenia Space insieme al sistema Cdms per la gestione dei dati. Altri dati sono stati trasmessi da Huygens ai radiotelescopi sulla Terra, per un totale di 148 minuti di trasmissioni, 474 megabit e piu’ di 350 immagini, che ancora oggi continuano a essere studiati. Sono italiani, infine, anche i sensori stellari per l’orientamento della sonda per tutta la vita della missione.”