Conto alla rovescia per la sonda Cassini, che poco prima delle 14,00 italiane del 15 settembre si tufferà nell’atmosfera di Saturno: tutto pronto dunque per il gran finale di una delle missioni più importanti dell’era spaziale, nella quale l’Italia ha giocato un ruolo di primo piano.
L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha organizzato la missione al fianco di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa). Dopo aver terminato la spettacolare serie di tuffi nel sistema degli anelli che circonda il secondo pianeta gigante del Sistema Solare, la sonda Cassini rimane comunque in forma perfetta: “tutti gli strumenti stanno funzionando e tutto e’ pronto per il tuffo finale nell’atmosfera di Saturno”, ha detto all’ANSA il coordinatore scientifico dell’Asi, Enrico Flamini, che sta seguendo le ultime fasi della missione dal centro di controllo che si trova presso il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena. “L’orario per il gran finale e’ confermato e la discesa della sonda sara’ rapidissima, durera’ appena qualche minuto”, ha aggiunto.
“Molti degli strumenti a bordo – ha detto ancora – continueranno a funzionare finche’ non si perdera’ il segnale”. Catturera’ dati fino all’ultimo momento anche lo spettrometro italiano Vims, che potra’ fornire una sorta di ritratto chimico dell’atmosfera. L’Italia seguirà la missione anche da Terra grazie al Sardinia Radio Telescope (Srt), che in questo modo debuttera’ nelle prime osservazioni nell’ambito del Deep Space Network, la rete internazionale dei radiotelescopi che segue le missioni interplanetarie.