Il successo della missione Cassini conclusasi oggi è anche frutto delle competenze dell’industria aerospaziale italiana perché “a 24 anni dalle prime pagine scritte dagli scienziati e dai tecnici industriali, la missione ha dimostrato di avere superato tutte le aspettative“. Non nasconde l’orgoglio il responsabile Ricerca, sviluppo e spazio di Leonardo, Marco Molina, parlando con i giornalisti all’evento del tuffo finale di Cassini organizzato dall’Asi. Cassini, sottolinea Molina, “ha vissuto ben più del previsto superando i sei anni di vita programmati e arrivando ben oltre il 2010, fino al 2017”. “I nostri strumenti -prosegue- sono in orbita dal 1997″ e non si può nascondere la soddisfazione “perché la Nasa ha scelto Leonardo” per realizzare la bussola di Cassini, la Sru. Leonardo allora “superò una competizione fra le migliori aziende mondiali”. “Il Jpl si fidò delle nostre competenze e Sru ha garantito il puntamento della sonda sia su Saturno che verso la Terra” spiega l’esperto di Leonardo. Anche la telecamera Vims, aggiunge, “ci ha dato grandi risultati” ed è stato uno strumento “capostipite di una intera famiglia di tecnologie per strumenti scientifici per l’Osservazione della Terra“.