Il ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali Dario Franceschini si è recato oggi all’Aquila alla cerimonia di apertura della rassegna ‘Il jazz italiano per le terre del sisma‘ che si conclude oggi nel capoluogo abruzzese, dopo aver toccato altri luoghi del colpiti dal terremoto del centro Italia: “Il rischio e’ che con il tempo i riflettori sui territori colpiti da calamita’ naturali si spengano: iniziative come questa contribuiscono a mantenerli accesi“. “Il jazz italiano per L’Aquila e’ stata una grande prova per la cultura, per la musica e per la citta’ dell’Aquila quando i riflettori sono accesi, tutti sono attenti, sensibili e motivati“. “L’iniziativa e’ un’idea nata con Paolo Fresu, direttore artistico del Festival: abbiamo chiesto al jazz italiano di riempire di vita le piazze e le strade dell’Aquila: i musicisti hanno risposto in maniera incredibile, dai grandi maestri ai giovani talenti; in centinaia, migliaia, tutti hanno suonato gratuitamente“. “Questo serve a ricordare per L’Aquila, ma anche per i comuni colpiti dal terremoto l’anno scorso nell’Italia centrale che la ricostruzione delle citta’ passa attraverso la ricostruzione delle case, dei palazzi, delle strade, ma anche attraverso il riportare la vita in quegli stessi luoghi. Vedere le piazze aquilane piene di gente in festa, di gente che suona e che ama la musica e la cultura e’ una cosa che fa bene a tutti. Era partita come una manifestazione straordinaria, siamo arrivati alla terza, quando le cose vanno bene e’ difficile fermarle.“
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Terremoto Centro Italia, “Jazz per il sisma”: Franceschini, “riflettori accesi sui territori colpiti”
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