“Il nostro obiettivo e’ fare di Norcia la capitale del Corpo europeo di solidarieta’, in tal senso lunedi’ chiederemo sostegno, ma anche un preciso impegno, sia al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sia al commissario europeo ai giovani, Tibor Navracsics, che verranno in visita qui”: lo dice all’ANSA Joe Short, il tutor dei 16 giovani provenienti da vari paesi dell’Ue e che dal 17 agosto sono impegnati nel progetto ‘Europe for Norcia’, con attivita’ nei cantieri e nelle associazioni della citta’ umbra colpita dal sisma fino al 17 settembre. “Abbiamo costruito nell’area dell’ex campo sportivo anche una cupola geodetica che vuole essere il simbolo di questo progetto, oltre che un punto di incontro dove svolgere delle attivita’”, spiega Short.
Lo stesso Short e’ anche il presidente dell’associazione Kora, incaricata, con la Cooperativa di sperimentazione territoriale per lo sviluppo sostenibile di Passignano sul Trasimeno, dall’ Agenzia nazionale per i giovani, di seguire l’iniziativa di Norcia, maturata nell ambito dell’Erasmus plus e tanto sollecitata dal Comune di Norcia. “A questa esperienza – dice Short – ne seguiranno altre: a marzo 2018 e poi nel 2019, arriveranno altri due gruppi, 14 volontari ciascuno, provenienti da tutta Europa e si fermeranno nelle zone del sisma per nove mesi. I giovani che verranno saranno impegnati soprattutto nel mondo dell’associazionismo”. Short racconta anche l’impatto dei giovani impegnati in citta’: “Non si attendevano di trovare tutte queste difficolta’ e alcuni fanno fatica a capire perche’ ancora la ricostruzione non sia iniziata. Tutti si sono calati con lo spirito giusto in questo progetto e non risparmiano energie nel dare un contributo a questa gente che in questi mesi ha perso tutto”. I 16 giovani sono stati chiamati a dare un aiuto anche nei cantieri, come quello della Basilica di San Benedetto o dei monaci benedettini che stanno realizzando il nuovo monastero.