“Fino al 6 di ottobre, quando il sisma era solo di Amatrice, Accumoli e Arquata, erano stati raccolti 17 milioni di euro che le persone volevano dare per chi aveva avuto morti e distruzione. Tecnicamente, ripeto, la cosa si puo’ fare ma e’ sbagliata”. Lo ha detto Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, intervenuto alla trasmissione 24 Mattino su Radio 24.
Rispondendo alla domanda se i fondi raccolti con gli sms siano stati usati per Amatrice, ha risposto: “No. E’ una cosa che avevo detto gia’ il 28 luglio ma molti erano distratti. Ora questa frase, con l’avvicinarsi della bagarre politica, ha scatenato un putiferio. Io ho detto che non e’ arrivato niente, che a livello tecnico questo si poteva fare, ma era sbagliato a livello morale. Perche’ io penso che la volonta’ delle persone era chiara e quello che viene finanziato con la solidarieta’ non si deve confondere con quello che deve fare lo Stato, sono due binari paralleli che non si incontrano mai. Allora ben venga la messa a norma della scuola di Poggio Bustone, di Collevecchio nel Lazio, ma si utilizzino altre risorse. A queste ci deve pensare lo Stato. Noi fino a oggi siamo andati avanti col mondo della solidarieta’, non quello degli sms. La prossima volta basta mettere con questo numero si aiuta Tizio, Caio e Sempronio. Fare chiarezza. Su questo si e’ montata una polemica, mi hanno messo in bocca che io ho detto che erano spariti”.