La Solfatara è uno dei vulcani dei Campi Flegrei, comprensorio a nord di Napoli costituito da circa 40 antichi vulcani. E’ un’oasi naturalistica di 33 ettari di estensione da sempre meta di turisti, era tappa obbligata del ‘Grand tour’. Conta la presenza, oltre che dei noti fenomeni vulcanici, quali le fumarole, le mofete ed i vulcanetti di fango, anche di zone boschive e di zone di macchia mediterranea nonche’ di alcune singolarita’ naturali, geologiche, botaniche e faunistiche.
Uno dei fenomeni della Solfatara piu’ appariscenti, come si legge sul sito stesso della Solfatara, e’ quello della condensazione del vapore acqueo che si determina avvicinando ad una fumarola una piccola fiamma: i vapori appaiono progressivamente piu’ intensi poiche’ sia le minute particelle solide prodotte dalla combustione sia gli ioni dei gas atmosferici prossimi alla fiamma agiscono da nuclei di condensazione del vapore stesso.
C’e’ poi il rimbombo del suolo: un masso lasciato ricadere al suolo da piccola altezza, in alcuni punti del cratere, determina un cupo rimbombo che crea la sensazione che vi siano delle grandi cavita’ sotterranee. In realta’ si tratta di micro cavita’ prodotte dai gas delle fumarole in un terreno di sua natura abbastanza poroso. Le principali attrazioni turistiche sono: la Fangaia, la Bocca Grande (ovvero la fumarola principale), il Pozzo dell’acqua minerale e le vecchie Stufe (saune naturali).