Dopo l’approvazione del Registro nazionale dei tumori, sono emerse numerose problematiche tra cui la carenza di centri di radioterapia nel Centro-Sud Italia, che determina una mobilità dei pazienti dal Sud al Nord con gravi difficoltà personali e familiari, ma anche con costi rilevanti per le strutture stesse. Su questo tema si è tenuta una conferenza a Roma, presso la sala stampa della Camera dei deputati. Obiettivo chiave la conoscenza della rete dei centri di radioterapia del Centro-Sud, per valutare la possibilità di accesso alle cure in queste regioni.
Una radioterapia di eccellenza, hanno spiegato durante la conferenza, potrebbe contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma contemporaneamente potrebbe contribuire a creare anche posti di lavoro qualificati in campo sanitario. “L’accesso alle cure al Sud d’Italia potrebbe essere garantito dalla presenza di una rete di collaborazione tra strutture oncologiche – ha detto Piercarlo Gentile, direttore clinico di Radioterapia oncologica degli ospedali Fatebenefratelli e Upmc San Pietro Fbf – Spostare i pazienti in altre regioni (mobilità passiva) è costoso sia per lo Stato che per le famiglie e non è la soluzione al problema“.
Simona Abbro, direttore marketing e comunicazione Upmc Italy, ha dichiarato: “Upmc si impegna da anni a portare le migliori cure vicino ai pazienti. Il tema dell’accesso alle cure e dello sviluppo della sanità pubblica e privata in Italia sono centrali per garantire investimenti in tecnologie, nuove terapie, ricerca, formazione, qualità e creazione di nuovi posti di lavoro“.