Un dispositivo a forma di penna che può identificare il tessuto canceroso in 10 secondi. E’ il risultato ottenuto dagli scienziati dell’Università del Texas che potrebbe rendere ancora più precisa, efficace e veloce la chirurgia per rimuovere un tumore. Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista ‘Science Translational Medicine’, sperano che lo strumento possa un giorno evitare la grande preoccupazione di medici e pazienti: che qualche cellula neoplastica rimanga in circolo anche dopo l’operazione.
La penna, dal nome ‘MasSpec’, sfrutta le peculiarità del metabolismo delle cellule tumorali: i loro ‘furiosi’ tentativi di crescere e diffondersi rendono infatti la loro chimica interna molto diversa da quella del tessuto sano.
COME FUNZIONA – Ecco il funzionamento del dispositivo: il chirurgo tocca con la super-penna un sospetto tumore e questa rilascia una piccola gocciolina d’acqua. Le sostanze chimiche all’interno delle cellule viventi si muovono nella gocciolina, che viene poi risucchiata all’interno della penna per l’analisi. All’interno, infatti, lo strumento è collegato con uno spettrometro di massa in grado di esaminare migliaia di sostanze chimiche al secondo. In questo modo, la penna può segnalare l’eventuale presenza di cellule cancerose. Il tutto senza asportare tessuto, cosa che in alcuni organi può anche creare seri problemi, come nel caso del cervello.
I TEST – La tecnologia è stata testata su 253 campioni e il programma è ora in fase di perfezionamento prima di sperimentarlo durante vere e proprie operazioni, a partire dal 2018. Livia Eberlin, assistente di chimica dell’Università del Texas, ha dichiarato alla Bbc: “Quello che emoziona di questa tecnologia è quanto chiaramente soddisfi una grande necessità clinica. Lo strumento è elegante e semplice e potrà essere nelle mani di tutti i chirurghi in poco tempo“.