Il potente uragano Irma, nel corso del suo attraversamento dei Caraibi, è arrivato questa mattina nell’isola di Barbuda. Lo ha annunciato il Centro nazionale uragani degli Stati Uniti. L’occhio della tempesta è passato sopra Barbuda intorno alle 2 di notte locali (le 8 italiane), accompagnata da raffiche di vento di quasi 300km/h, valore da record storico mondiale, secondo quanto riferito dal centro. L’uragano, che è inoltre in grado di provocare tempeste marittime, è diretto sempre verso nordovest, in direzione delle Isole Vergini e di Porto Rico. L’uragano si mantiene da circa 24 ore su 5ª categoria, il massimo livello della scala Saffir-Simpson, e colpirà a breve l’isola di Porto Rico, territorio statunitense dove vivono quasi 4 milioni di persone. Allarme anche sull’isola di Hispaniola (sul cui territorio ci sono la Repubblica Dominicana ed Haiti), Antigua, St, Kitts e Nevis, le Isole Vergini e in Florida dove Irma arriverà nel weekend. Secondo il Centro nazionale uragani americano in alcune punti della costa potrebbe provocare onde di oltre 6 metri. Alle 8 ora italiana l’occhio dell’uragano era registrato sopra l’isola di Barbuda “con effetti potenzialmente catastrofici“, ha fatto sapere il Centro nazionale Uragani statunitense. Secondo il National Hurricane Center, si tratta di un uragano potenzialmente catastrofico, tra i più forti degli ultimi 10 anni nell’Atlantico, peggiore di Harvey che con le sue inondazioni record ha messo in ginocchio il Texas e ucciso 60 persone.
Alle Isole Keys e a Miami sono già scattati ordini di evacuazione, in vigore da oggi. Per ritrovare una tempesta così violenta bisogna risalire al 1980 quando Allen raggiunse venti a 305km/h ma con una traiettoria diversa e molto più meridionale, colpendo la penisola messicana dello Yucatan e poi entrando nel Golfo del Messico.
Intanto nei Caraibi ci si attrezza per far fronte all’emergenza: gli abitanti fanno scorte di cibo, acqua potabile, gas;e nelle zone allagabili, si preparano a barricarsi nelle case con i sacchi di sabbia vicino le porte. Ad Antigua, in molti hanno trovato rifugio in una quarantina di rifugi allestiti. “Ci dobbiamo preparare a un evento che non abbiamo mai visto qui”, ha detto il governatore di Porto Rico, Ricardo Rossello, in una conferenza stampa convocata alla vigilia, preannunciando i possibili effetti catastrofici. Negli Stati Uniti, dove ancora si ha in mente il passaggio devastante di Harvey, il governatore della Florida, Rick Scott, ha attivato la Guardia Nazionale in attesa del peggio. Il presidente Trump ha offerto “tutte le risorse del governo federale”.