La vendemmia 2017 arriva dopo un’annata anomala: la produzione 2017 di 40,02 milioni di ettolitri sarà ricordata per essere “al minimo storico nazionale degli ultimi 50 anni“, con un calo medio del 26% secondo le stime di Ismea e Unione Italiana Vini diffuse oggi nel corso di una conferenza stampa al Mipaaf, a cui ha partecipato anche il vice ministro alle Politiche agricole Andrea Olivero. Riduzioni di oltre il 20% in quasi tutte le regioni italiane è il quadro generale con punte del -35% in Umbria, Sicilia e Sardegna. Ben 9 regioni registrano cali superiori al 30%, 7 tra il 25 e il 29%. Fanno eccezione, al Nord, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige dove la maggiore riserva di acqua e l’entrata in produzione di nuovi impianti hanno parzialmente contenuto le perdite. Le anomalie climatiche, tuttavia, hanno interessato gran parte delle aree produttive europee e le minori produzioni attese in Francia e Spagna indicano che, anche per il 2017, l’Italia manterrà il primato produttivo mondiale.