Correva l’anno 1964, era esattamente il 14 ottobre 1964, quando il Parlamento Norvegese dichiarò il giovane 35enne Martin Luther King vincitore del Premio Nobel per la Pace. Nato il 15 gennaio 1929 ad Atlanta, morto assassinato il 3 aprile 1968 a Memphis, egli dedicò l’intera vita alla lotta per i diritti civili e per cercare di abbattere, nella realtà americana degli anni 50 e 60, ogni tipo di pregiudizio etnico. Predicatore dell’amore e della resistenza non violente, fondò, assieme a Ralph Abernathy e ad altri attivisti afro-americani, il Southern Christian Leadership Conference di cui, nel 1957, divenne capo. Le campagne iniziali furono incentrate sull’abolizione delle leggi Jim Crow, dove Jim Crow era il personaggio di una nota “coon song” di fine 800, un nero reietto, simbolo della discriminazione razziale e non è un caso che uno dei motti principali della lotta all’emancipazione dei neri fosse “stop Jim Crow”.
14 ottobre 1964: Martin Luther King vince il Premio Nobel per la Pace
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