Agricoltura: il Comitato Ue non vota sul glifosato

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Il comitato Paff convocato per discutere della possibile riautorizzazione all’utilizzo del glifosato nell’Ue “si è incontrato oggi” ma, “al termine della riunione, nessuna votazione ha avuto luogo”. Ne dà notizia una portavoce della Commissione.

La Commissione Europea, continua, “ha preso atto delle posizioni delle diverse delegazioni degli Stati membri sulle quali rifletterà e annuncerà a breve la data della prossima riunione”. La Commissione, conclude, “continuerà a lavorare con gli Stati membri per trovare una soluzione che goda del sostegno più ampio possibile, che assicuri un alto livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, in linea con la legislazione Ue e basandosi sui dati scientifici disponibili”.

La portavoce della Commissione per le questioni agricole, Anca Paduraru, ha spiegato di non potere “scendere nei dettagli” relativamente all’andamento della riunione, limitandosi a riferire che durante l’incontro “sono state discusse diverse opzioni”. Alla domanda se ritenga che l’esecutivo abbia fatto un errore proponendo di ridurre il periodo di riautorizzazione del diserbante da 10 a 5-7 anni, la portavoce ha osservato che “la nostra proposta era basata sulla valutazione” delle informazioni a disposizione sulle posizioni dei diversi Stati membri.

Una decisione dovrebbe comunque essere presa entro il prossimo 15 dicembre, quando scadrà l’autorizzazione in vigore. Se non verrà presa una decisione sulla riautorizzazione del glifosato, che è uno dei diserbanti più utilizzati in agricoltura, allora, spiegano fonti Ue, la molecola non potrà più essere utilizzata, fatta salva la possibilità per gli Stati membri di autorizzare lo smaltimento delle scorte esistenti, che tuttavia dovrebbe avvenire entro un massimo di 18 mesi.

Durante la riunione, continuano le fonti, c’è stato un giro di tavolo, nel quale i rappresentanti dei diversi Stati membri hanno esposto le rispettive posizioni sulle varie opzioni, ma non c’è stato un voto perché si è constatato che non esisteva una maggioranza qualificata. Per ora non si sta discutendo di un ‘phasing out’ del diserbante, come chiesto dal Parlamento Europeo, anche se, nel caso in cui gli Stati volessero evitare che il glifosato venga utilizzato nel loro territorio, potrebbero già farlo autonomamente, osservano le fonti.

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