E’ destinata a battere ogni record la 19/a edizione di “I Primi d’Italia”, festival enogastronomico dedicato principalmente alla pasta, che si conclude oggi a Foligno dopo quattro giorni di eventi, degustazioni e laboratori. In attesa dei dati definitivi, gli organizzatori, fanno sapere all’ANSA, che nelle prime tre giornate si sono registrate oltre 100 mila presenze in città, dato riferito solamente ai degustatori giunti da ogni parte d’Italia, molti in camper.
Il picco massimo di presenze e’ atteso per la giornata odierna, dove le prenotazioni ai villaggi del gusto e ai laboratori fanno registrare un +15% rispetto ai giorni scorsi. Tutto esaurito anche per i Primi d’Italia Junior, laboratori a cui hanno partecipato 420 bambini. Tredici i villaggi allestiti all’interno delle tradizionali taverne della Quintana di Foligno e in altri spazi del centro storico, dove e’ possibile degustare piatti della tradizione italiana e non solo.
“Per quanto riguarda le novita’, sicuramente il villaggio della cucina ebraica ha registrato grandissimi consensi, ma il festival ha avuto anche un suo momento internazionale con la presenza dello chef americano Michael Toscano. Tra gli chef piu’ amati presenti a Foligno c’e’ Gianfranco Vissani. La sua “Casa Vissani” e’ stata una delle piu’ gettonate. Lunghe file anche per assaggiare l’amatriciana, villaggio dedicato proprio ad Amatrice, la citta’ laziale distrutta dal terremoto del 24 agosto 2016. A questa edizione presenti anche sette ristoranti marchigiani di Porto Sant’Elpidio che hanno dato vita al villaggio dei primi di mare “e questo a testimoniare come la nuova statale 77 abbiamo ancor piu’ avvicinato l’Umbria e le Marche”, sottolineano gli organizzatori.