Alimenti: arriva la pasta “terapeutica”, contro le infiammazioni e non solo

MeteoWeb

Curarsi con la pasta. Non si tratta solo di un desiderio irrealizzabile. Un piatto di spaghetti che, oltre a gratificare il palato, sia in grado arricchire l’intestino di batteri buoni e di avere effetti positivi sul metabolismo nonché attenuare gli stati infiammatori è ormai realtà. E’ questo, infatti, il risultato della ricerca condotta dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) con il suo Centro di cerealicoltura e colture industriali, all’interno di ‘PassworldPasta e salute nel mondo’, il progetto triennale, finanziato in parte dal ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito dei bandi ‘Nuove Tecnologie per il Made in Italy’ . La novità arriva alla vigilia del World Pasta Day.
Il Crea di Foggia – in collaborazione con l’università della città pugliese, Parma e Verona, e 6 imprese della filiera pasta (produttori di sementi, mugnai, pastifici) tra cui la Rustichella D’Abruzzo, azienda capofila del progetto – ha messo a punto questa pasta funzionale, capace di migliorare lo stato di benessere del consumatore, grazie all’aggiunta di ingredienti e componenti che aggiungono una valenza salutistica superiore a quelle già disponibili in commercio.
Il nuovo prodotto è stato sviluppato a partire da una innovazione del processo di macinazione, attraverso cui è stato realizzato uno sfarinato funzionale di grano duro, più ricco di vitamine, acidi fenolici e proteine di alta qualità. Grazie ad una accurata calibrazione del processo di decorticazione e macinazione con molino a pietra, il grano duro ha mantenuto intatto il suo corredo di sostanze nutraceutiche, che sono state ulteriormente integrate con beta glucani di orzo (fibra dietetica solubile con effetti benefici su cuore e colesterolo).
Ma soprattutto, per la prima volta nell’industria della pasta, sono state aggiunte direttamente agli impasti spore di batteri appartenenti al gruppo ‘spore forming lactic acid bacteria’ (Sflab) individuati nei generi Bacillus, Brevibacillus, Paenibacillus e Sporolactobacillus. Questi batteri, oltre ad esercitare gli effetti benefici comuni alle specie probiotiche di batteri lattici, risultano particolarmente resistenti e capaci di rimanere a lungo vitali nel prodotto essiccato e nel prodotto cotto, fino al consumo, nonché di conservare la vitalità durante il passaggio nel tratto gastro-intestinale.
Quindi in un unico alimento sono state racchiuse proprietà probiotiche (Sflab) e prebiotiche (fibre, antiossidanti). Studi successivi svolti dai ricercatori hanno dimostrato che questa pasta presenta delle caratteristiche organolettiche di pregio (consistenza, aumento di peso) e un indice glicemico più basso rispetto alla pasta commerciale.
Inoltre i test clinici, condotti su un gruppo di volontari sani in sovrappeso, hanno evidenziato l’effetto positivo del consumo di questo prodotto su specifici marcatori metabolici e infiammatori del sangue, legati all’insorgenza di malattie cronico-degenerative. Infine, le analisi condotte sulle feci dei soggetti alimentati con la pasta funzionale hanno indicato che le spore del lattobacillo registrato sopravvivono in elevatissimo numero al transito gastro-intestinale e che sono in grado di colonizzare l’intestino, favorendo l’equlibrio della microflora del microbiota gastrointestinale che, secondo gli studi più recenti, gioca un ruolo fondamentale nella nostra salute e nella gestione del peso corporeo.

Condividi