Caldo e siccità, Piemonte devastato dagli incendi: situazione drammatica, un morto e centinaia di evacuati. “Stato di calamità” [FOTO LIVE]

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Situazione drammatica per gli incendi che da ormai cinque giorni divampano in Piemonte, favoriti dal caldo anomalo e dall’aridità dei terreni provocata dall’eccezionale siccità che sta interessando il territorio alpino. Ieri purtroppo s’è registrata la prima vittima, un 26enne morto d’infarto mentre tagliava alcuni alberi per non alimentare il fuoco a Cantalupa. Centinaia le persone evacuate.

Dopo i +26°C di Lunedì, sia Martedì che Mercoledì le temperature massime nel torinese hanno superato i +23/+24°C, ma tra oggi e domani si potrebbero sfiorare o addirittura raggiungere persino i +30°C. A causa di un’anomalia climatica così eccezionale, il fuoco continua a bruciare migliaia di ettari di suolo in numerose vallate tra le province di Torino e Cuneo, provocando una densa nube di fumo che oscura il cielo. L’assenza dei venti non ripulisce l’aria, e il fumo rende l’atmosfera surreale, con visibilità ridotte e un’acre puzza di bruciato molto fastidiosa per la popolazione.

Nelle zone interessate dall’emergenza sono al lavoro 120 vigili del fuoco e 200 volontari Aib della Regione Piemonte. Tre canadair e sei elicotteri stanno lavorando dall’alba al tramonto nel tentativo – per adesso vano – di domare il rogo, anche perchè il fumo così fitto non consente ai mezzi aerei di operare a pieno regime.

Il governatore regionale Sergio Chiamparino sabato compirà con l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, un sopralluogo in elicottero sulle zone interessate. “La situazione continua a essere difficile – ha sottolineato Chiamparinoverificheremo  la situazione dei danni, ma pensiamo ci siano le condizioni per chiedere lo stato di calamità“. “Domani in giunta ci sarà un incontro con i responsabili dei settori operativi per fare il primo punto“, ha aggiunto precisando che in questi giorni si sta lavorando per predisporre  la relazione d’evento che nel caso dovrà accompagnare la richiesta di stato di calamità.

Dallo scorso 10 ottobre, quando è stato dichiarato lo stato di massima allerta, gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari sono stati più di 200. La situazione più critica è in particolare in provincia di Torino, nelle aree di Cumiana, Caprie (dove sono state evacuate alcune persone) e Cantalupa. Le fiamme minacciano Casa Canada, lo chalet in legno allestito dalla delegazione canadese a Torino, in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, e poi donato al Cai di Pinerolo. Criticità anche nel Cuneese, in particolare nei comuni di Pietraporzio e Casteldelfino. Evacuate alcune persone dalla borgata di Pui, e’ chiusa al traffico la statale 21 del Colle della Maddalena. Una quarantina i camionisti bloccati sulla strada che collega Italia e Francia. Nel corso della notte la situazione e’ peggiorata e le fiamme si sono estese sul versante opposto della montagna. Centinaia gli ettari di abeti e pini cembri andati in fiamme. Gli interventi sono coordinati dalla Direzione regionale dei vigili del fuoco, dove sono presenti rappresentanti di Regione Piemonte, vigili del fuoco, carabinieri forestali, volontari Aib della Regione. Costante il collegamento con i sindaci, con le prefetture, con i comandi provinciali dei vigili del fuoco, con i carabinieri e con le strutture del volontariato Aib. Attivi, a livello locale, i centri operativi comunali di coordinamento (Coc) presso Bussoleno, Caprie, Cantalupa e Mompantero.

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