Il leader nordcoreano Kim Jong-un è tornato a difendere lo sviluppo del suo “prezioso” programma nucleare, definendolo necessario a fronteggiare la minaccia statunitensi. Il Paese celebra in questi giorni due importanti anniversari del regime e i media nazionali – da quanto si apprende – hanno diffuso le parole che il dittatore ha pronunciato in una riunione plenaria del Comitato centrale del partito dei lavoratori di Corea. “Le armi nucleari” della Corea del Nord, ha affermato, “sono un prezioso frutto della sanguinosa lotta del suo popolo per difendere il destino e la sovranità del Paese dalle prolungate minacce nucleari degli imperialisti statunitensi”.
In un chiaro messaggio di sfida alla comunità internazionale, Kim ha chiesto che “nel futuro” si continui “in modo invariato su questo cammino”, assicurando che “l’economia nazionale è cresciuta quest’anno con gran forza” nonostante le dure sanzioni subite. Le sue dichiarazioni seguono il tweet del presidente americano Donald Trump, che ieri ha di nuovo affermato che “solo una cosa funzionerà” con Pyongyang, insistendo sul fatto che il dialogo non sia servito a nulla. Trump non ha specificato se il suo riferimento fosse a una eventuale azione militare contro il regime, che tuttavia ha già detto più volte in passato di non escludere.
Durante la plenaria a Pyongyang, celebrata almeno una volta l’anno, Kim ha anche promosso la sorella minore Kim Yo-jong tra i nuovi membri del politburo del comitato permanente del Partito dei lavoratori di Corea, l’organo più potente del partito. Secondo gli analisti, questa nomina è un altro segnale del fatto che la donna di circa 30 anni ha sempre più potere nel regime. Uno dei più stretti collaboratori del dittatore, il 67enne Choe Ryong-hae che è vice presidente del partito, è stato inserito nel Comitato centrale militare.
Il ministro degli Esteri, Ri Yong-ho, che di recente ha preso parte all’Assemblea generale Onu a New York, è stato inserito anch’egli nel politburo del comitato permanente, rafforzando la propria posizione. Oggi la Corea del Nord celebra il 20esimo anniversario della nomina a segretario generale del partito di Kim Jong-il, padre dell’attuale leader. Circa 100mila persone, tra cui molti alti funzionari del regime, si sono radunati nella piazza Kim Il-sung per partecipare ai festeggiamenti, conclusi con fuochi artificiali e destinati a onorare la figura che fu leader tra 1994 e 2011. Martedì viene invece ricordato il 72esimo anniversario della fondazione del partito, una delle date più importanti del calendario nordocoreano. Secondo Seul, Pyongyang potrebbe far coincidere con questa data un nuovo lancio di missili.