Il New York Post, cita oggi un rapporto del Belfer Center for Science and International Affairs della Harvard Kennedy School, che lancia un allarme: la Corea del Nord starebbe lavorando alla produzione di armi biologiche da usare contro truppe nemiche e civili in caso di conflitto. La diffusione di agenti patogeni potrebbe avvenire tramite missili, droni e aerei.
Secondo il rapporto, che cita un’audizione parlamentare del ministro della Difesa sudcoreano nel 2015, la Corea del Nord dispone di 13 tipi di agenti biologici sviluppati in falsi laboratori di ricerca sull’agricoltura. Oltre ad antrace e vaiolo, potrebbero esserci anche peste, colera e botulismo. “Pochi chili di antrace, equivalenti a poche bottiglie di vino, potrebbero uccidere il 50% della popolazione in una città densamente abitata“, rileva il rapporto, sottolineando che molte attrezzature per produrre e diffondere agenti patogeni sono difficilmente individuabili in quanto tali, dato che vengono comunemente impiegati in agricoltura e nella vita civile. “Se usate su larga scala queste armi non possono soltanto causare decine di migliaia di morti, ma anche creare panico e paralizzare le società“.