Si sono detti tutti d’accordo sul fatto che il ruolo della cooperazione agricola sara’ decisivo per raggiungere il traguardo della Fame zero i ministri partecipanti al G7 dell’Agricoltura di Bergamo. “Perche’ la maggioranza delle persone che soffrono la fame vive in aree rurali, ha sottolineato il ministro per le Politiche agricole italiano Maurizio Martina alla fine del summit e “la fame e’ una questione prima di tutto agricola”.
Va in questo senso la decisione di aumentare gli sforzi per favorire la produttivita’ sostenibile in particolare in Africa, presa da Martina, dal viceministro per gli affari internazionali del Giappone, Hiromichi Matsushima, dal ministro dell’ agricoltura e dell’agroalimentare del Canada, Lawrence Macaulay, da quelli francese, Stephane Travert, e tedesco, Christian Schmidt, con The’re’se Coffey, segretario di stato per l’ambiente e lo sviluppo rurale della Gran Bretagna, e Sonny Perdue, segretario all’agricoltura degli Stati Uniti .
“Ci sono temi – ha sottolineato Martina – sui quali dovremo aumentare ancora gli sforzi, come la protezione dei suoli e la biodiversita’, la maggiore trasparenza nella formazione del prezzo del cibo e la riduzione radicale dello spreco alimentare. Su questi fronti serve piu’ consapevolezza, ognuno deve sentire forte la propria responsabilita’. Anche per questo abbiamo voluto un G7 aperto, con una settimana dedicata dalla citta’ di Bergamo a decine di appuntamenti sul tema del diritto al cibo, in continuita’ col lavoro che l’Italia ha fatto con Expo Milano. Una partecipazione straordinaria di giovani, organizzazioni non governative, agricoltori, istituzioni, associazioni che hanno dato spunti interessanti per il lavoro di confronto con gli altri ministri”. “Da Bergamo – ha concluso Martina – rilanciamo ancora la sfida per garantire davvero il diritto al cibo di ogni essere umano a qualunque latitudine”.