“Come contrastare e diminuire drasticamente l’eccessivo accumulo di elementi inquinanti nell’ambiente circostante? E’ un tema di grande attualità“, spiega il col. Paolo Ernani, meteorologo. “Proprio ieri poi è stato lanciato con successo il satellite europeo Sentinel-5P che avrà il compito di monitorare l’inquinamento planetario. A Parigi si era trovato anche un accordo tra molti paesi per attuare procedure atte a riportare entro limiti accettabili le concentrazioni di sostanze nocive all’umanità. Oggi tale accordo è in bilico. Gli Stati Uniti, (e non solo) nella specifica persona del presidente Donald Trump, sono intenzionati a rivedere la loro posizione disconoscendo quelle convergenze positive raggiunte nella capitale francese nel dicembre 2015. Ripensamento che ha suscitato malumori non solo da parte dei governi e dell’opinione pubblica ma anche tra le lobby petrolifere e carbonifere da un lato e quelle del solare ed eolico dall’altro. Si sperava e si spera in un progetto a beneficio di tutti. La soluzione – chiarisce l’esperto – doveva venire dalla ricerca scientifica. Dalla fisica atomica in particolare. Ma il problema Fusione Fredda è ancora irrisolto. Ottenere una qualunque altra forma di energia a basso prezzo e con un scarso impatto ambientale, pare per ora solo una speranza. Questa (cioè la fusione dell’atomo senza emissione di radiazioni letali per l’uomo), non si è ancora riusciti a renderla fruibile, resta appunto solo una chimera. Andiamo ora alla nostra domanda: C’è un’alternativa, un diverso modo per generare elettricità a costi più contenuti? (sappiamo come fare). Se ammettessimo, per ipotesi, che sarebbe possibile produrre energia senza il nucleare, né carbone e né petrolio, quali risvolti ne deriverebbero? Non è facile dare una risposta. Una cosa però è certa. Immaginereste un Mondo quasi privo di fonti inquinanti. I gas Serra, nel giro di pochi anni, scenderebbero infatti su percentuali irrisorie. Avremmo un’atmosfera sempre più limpida, pulita e trasparente. Un sogno.“
