Gran Bretagna: tessuti artificiali usati sull’uomo senza autorizzazioni

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Pazienti usati come cavie per la sperimentazione di tessuti artificiali. L’accusa riguarda Alexander Seifalian, un ricercatore dell’University College di Londra, collaboratore del chirurgo italiano Paolo Macchiarini, finito anche lui nei guai per la ‘temerarieta” delle sue procedure. 

L’indagine – spiegano – promossa dall’ateneo, scrive il Guardian, era proprio partita dai rapporti tra il ricercatore e il medico italiano. Fra i tessuti utilizzati da Seifalian, che ora e’ stato licenziato dall’universita’, in esperimenti in diversi paesi ci sono un dotto lacrimale sintetico, una sezione di arteria e una trachea artificiale, usata proprio da Macchiarini su un paziente in Eritrea morto qualche tempo dopo l’operazione.

L’inchiesta indipendente ha verificato che il laboratorio di Seifalian non aveva le licenze per produrre dispositivi utilizzabili sull’uomo e non ha mai chiesto il permesso per usarli. Sia Macchiarini che Seifalian sono stati sentiti durante le audizioni legate all’inchiesta. Il primo ha affermato di non sapere che la trachea non era autorizzata, mentre il secondo si e’ difeso dicendo che “L’impianto era il lavoro del chirurgo, che doveva chiedere le approvazioni etiche e regolatorie”.

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