In Italia commercializzare pellicce di cani o gatti è illegale, ma svariati sono i casi in cui dietro nomi di fantasia, riportati sull’etichetta dei capi d’abbigliamento, si celano pelli e pellicce dei nostri amici domestici.
La Humane Society -una delle maggiori organizzazioni statunitensi per gli animali- ha stilato un lungo elenco in cui sono stati riportati i nomi di fantasia che vengono generalmente utilizzati per camuffare l’incredibile barbarie.
E’ infatti pelliccia di cane se in etichetta c’è scritto:
Asian jackalAsiatic racoon wolfAsian wolf
Cane procione
Cane selvatico
Corsak
Corsak fox
Dogaskin
Dogue of China
Finnracoon (asiatico)
Fox of Asia
Gae wolf
Gubi
Kou pi
Lamb skin
Loup d’Asie
Lupo Asiatico,
Lupo cinese,
Murmanski
Nakhon
Pemmern wolf
Procione asiatico
Sakhon
Sobaki
Special skin
È pelliccia di gatto se in etichetta c’è scritto:
Gatto di CiproGatto LyraGenette
Goyangi
Housecat
Katzenfelle
Lipi
Mountain cat
Wildcat
Special skin
Ovviamente più i capi con pelliccia sono economici, e con molte probabilità in più si tratterà di cane e gatto.
Cosa significa poi la dicitura “Vera pelliccia”?
“Da quando in italia è diventato reato la realizzazione di capi con pellicce di cane e gatto – spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico Enpa – le etichette tendono a non riportare più questi nomi fantasiosi ma si limitano a ‘vera pelliccia’. Infatti una delle nostre battaglie è quella della richiesta di obbligo di etichettatura. Ciò aiuterebbe anche a evidenziare un altro reato, la frode commerciale. Così sarebbe possibile incastrare questi criminali anche se non fossero pellicce di cane e gatto”.