La Regione Calabria approva la legge sulla valorizzazione della Dieta Mediterranea

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Nella seduta del Consiglio Regionale della Calabria del 30 ottobre a.c. è stata approvata all’unanimità la Legge sulla “Valorizzazione della Dieta Mediterranea di riferimento di Nicotera”. Un testo di legge complesso quanto dettagliato nelle sue parti, che ha trovato accordo nei tavoli istituzionali prima, sintesi compiuta di due proposte una a firma dei consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio (Oliverio Presidente) l’altra di Ennio Morrone (Fi), consenso poi nella assise del Consiglio, con la definitiva approvazione del testo unificato: “Valorizzazione Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera”.

Un accordo bipartisan, quindi, per un modello alimentare che va oltre il concetto di cibo e riguarda la cultura di vita, le pratiche sociali, tradizionali e agricole della regione Calabria ma in generale di tutti quei Paesi che seguono i medesimi valori salutistici e etici sottesi alla Dieta. L’iscrizione da parte dell’UNESCO della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità ne ha avviato un percorso che ha evidenziato ed esaltato il valore sociale e culturale, un modello di sviluppo sostenibile unico al mondo,
tramandato di generazione in generazione.

Quello che molti non sanno è che la comunità scientifica internazionale, attraverso il Seven Countries Study, iniziato da Ancel Keys nel Minnesota nel 1947 e conclusosi attraverso indagini sul campo nel 1957 a Nicotera (VV), riconosce come “Dieta mediterranea italiana di riferimento quella di Nicotera”. Sono passati esattamente 70 anni e attraverso una lunga casistica e documentazione raccolta sino ad oggi, gli alimenti e lo stile di vita a fondamento della dieta Mediterranea, sono riscontrabili e rintracciabili esattamente laddove questa nasce, in Calabria. Scientificamente dunque soltanto alcuni alimenti posseggono i requisiti nutrizionali che validano gli aspetti benefici della dieta, proprietà organolettiche specifiche e calcolate attraverso l’Indice di Adeguatezza Mediterranea (IAM).

Dopo un attento lavoro e grazie alla collaborazione di numerosi esperti di settore e del mondo dell’Università, i diversi articoli che strutturano la legge sono stati studiati dettagliatamente, tenendo conto di ogni valenza e principio di cui la Dieta è portatrice e in considerazione dei più recenti studi sull’educazione alimentare effettuati nel mondo. Il riconoscimento delle produzioni locali e la valorizzazione dei prodotti cosiddetti a Km 0, che si muovono in controtendenza al sistema della globalizzazione a favore di quella che oggi è chiamata glo-cale, difesa e recupero delle identità locali, che serve a contrastare anche l’affermarsi nei nostri mercati di prodotti di indubbia provenienza e qualità, avvia processi di sviluppo che affondano le proprie radici in un percorso di formazione territoriale caratterizzante e distintivo.

“Nutrire per prevenire” è uno dei motti a cui le azioni della Sanità Pubblica devono tendere e quindi politica deve tenere in considerazione, avvalendosi di strumenti che possano migliore le condizioni socio-sanitarie della popolazione. La promozione di corretti modelli nutrizionali, che aiutano a prevenire le malattie cronico degenerative, e la disponibilità di materie prime rispondenti a criteri di sicurezza, qualità e integrità alimentare, rivestono un ruolo fondamentale e costituiscono settori nei quali può e deve svilupparsi la responsabilità collettiva nel controllare, mantenere e migliorare lo stato di salute.

La Legge tiene in considerazione tutti questi elementi scientifici e promuove azioni di valorizzazione, in particolare: 1) riconosce e adotta i criteri di adeguatezza mediterranei, stabiliti dalla comunità scientifica, per una dieta salutare; 2) attiva un partenariato con i sette Paesi del Seven Country Studies e, in particolare, con la Croazia e la Grecia, per il riconoscimento di Nicotera quale sito patrimonio dell’umanità dai quali trae origine il modello alimentare salutare; 3) promuove interventi diretti a sostenere la diffusione del modello nutrizionale e le attività economiche, ambientali, sociali e culturali legate a tale stile alimentare, con misure dirette a valorizzare il patrimonio storico-culturale ad essa connesso; 4) promuove lo sviluppo di progetti ed iniziative di studio e di ricerca, culturali ed enogastronomiche, a livello regionale, interregionale ed internazionale; 5) predispone annualmente bandi diretti a sostenere lo sviluppo di filiere enogastronomiche dedicate alla commercializzazione dei prodotti tipici caratterizzanti la Dieta Mediterranea italiana di riferimento di Nicotera.

Grande soddisfazione in seno alla consultazione è stata espressa dal Presidente della Regione Calabria Mario Gerardo Oliverio che ha precisato come questo sia un ulteriore tassello d’aggiungere alla consapevolezza che questa regione, con i suoi grandi patrimoni, come la dieta appunto, e le proprie peculiarità, si propone come una terra dalle grandi attrattività; continuare ad investire in questa direzione permetterà alla Calabria d’imporsi sempre più nel mercato del turismo di nicchia e ed estero e in quello dell’internazionalizzazione dei prodotti d’eccellenza. In tal senso il Governatore ha anche lanciato la proposta di organizzare e promuovere un “Festival del Benessere” da svolgere proprio a Nicotera, investita del ruolo di sede.

Da parte sua quindi la Regione: 1) istituisce l’albo regionale dei prodotti e delle ricette del modello di Dieta mediterranea italiana di riferimento di Nicotera; 2) istituisce il marchio regionale identificativo al fine di salvaguardare e valorizzare lo stile di vita promosso dalla stessa e promuovere, a livello regionale, nazionale e internazionale, i prodotti ad essa connessi ed il patrimonio culturale che la caratterizza, unitamente ai paesaggi rurali e storici e alle colture tipiche tradizionali, con particolare riferimento alle produzioni di nicchia. 3) Istituisce le roccaforti della Dieta mediterranea italiana di riferimento di Nicotera, quali presidi territoriali con particolari produzioni e relative comunità culturali (arbereshe, occitana, grecanica, permanenze ebraiche, arabe, sinti, ecc.) caratterizzanti, per le loro specificità, il modello di Dieta mediterranea italiana di riferimento di Nicotera. 4) Istituisce, nelle scuole della regione e nelle relative mense, la Settimana di promozione della Dieta mediterranea italiana di riferimento di Nicotera, con attività formative e informative inerenti al benessere derivante dall’applicazione di tale dieta.

“La Dieta Mediterranea rappresenta inoltre un modo di alimentarsi in grado di riconnettere il gusto con la memoria, le ricette con le stagioni, gli appetiti con la salute, gli stomaci con le cittadinanze, secondo consuetudini sedimentatesi nella storia culinaria di ciascun territorio”, così si è espresso il consigliere regionale Orlandino Greco, primo firmatario della Proposta di Legge N. 54. Ed ha concluso il suo intervento affermando: “Oggi scriviamo una pagina storica, grazie alla quale saranno valorizzate competenze e conoscenze e verranno poste le basi per un progetto di sviluppo incentrato sulle risorse umane. La Dieta Mediterranea è un modo di vivere, un elemento relazionale e culturale che rafforza il senso di appartenenza e di condivisione, perché il ‘mangiare insieme’, tipico della Dieta Mediterranea, non significa semplicemente consumare un pasto, ma vuol dire rafforzare il fondamento delle relazioni interpersonali, promuovere il dialogo e la creatività, tramandare l’identità e i valori delle comunità”.

Così in un Comunicato.

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