“Siamo giunti alla convinzione che la superficie della Luna non e’ affatto liscia, uniforme e di sfericita’ esattissima […] ma, al contrario, diseguale, scabra, ripiena di cavità e di sporgenze, non altrimenti che la faccia stessa della Terra, la quale si differenzia qua per catene di monti, la’ per profondita’ di valli.” Così la Luna è descritta da Galileo Galilei nella sua opera rivoluzionaria, il Sidereus Nuncius. Galileo aveva colto alcuni degli aspetti che caratterizzano la Luna, unico satellite naturale della Terra. La superficie della Luna consiste essenzialmente di due tipi di terreno: uno, relativamente chiaro, che riflette il 15-18% della luce solare; l’altro, più scuro, che ha una riflettività del 7-8%. Le zone chiare, che coprono circa il 70% dell’emisfero visibile da Terra, sono in generale più elevate e vengono perciò chiamate altopiani. Le zone oscure, più levigate, sono dette mari. Esse si trovano quasi esclusivamente nell’emisfero rivolto verso la Terra, sicché, nel complesso, costituiscono poco più del 15% della superficie lunare.
Luna: superficie lunare e struttura interna
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