L’italiano Adalberto Giazotto, papa’ del rivelatore Virgo, non fa parte della terna dei Nobel per la Fisica 2017. Tutta la comunità scientifica italiana lo sperava, ma era chiaro fin dall’inizio che sarebbe stato davvero difficile vedere il suo nome tra i premiati. Tuttavia, per i fisici italiani, il premio ha comunque “riconosciuto l’importanza del contributo scientifico di Giazotto”. Lo ha detto il direttore dell’Osservatorio Europeo Gravitazionale (Eso), Federico Ferrini, dopo l’annuncio del comitato Nobel trasmesso in diretta nella sede dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
“Il ruolo di Giazotto e’ pienamente riconosciuto dal rivelatore Ligo: senza le indicazioni date dal fisico italiano sarebbe stato difficile confermare la scoperta“, Giazotto aveva infatti indicato le frequenze piu’ basse come le piu’ probabili nella quali andare a cercare i segnali delle onde gravitazionali. Avere accolto questo suggerimento ha permesso di rilevare il segnale che ha portato alla scoperta delle onde gravitazionali, emesso dalla fusione di due buchi neri.
Se invece la ricerca si fosse concentrata solo sulle alte frequenze sarebbe stato possibile solo intercettare segnali molto piu’ rari. “Senza le indicazioni di Giazotto – ha concluso Ferrini – avremmo visto solo una piccola parte del segnale e non avremmo potuto vedere tutto il passaggio dell’onda, cosi’ come e’ accaduto”.