“Oggi sentiamo un po’ anche nostro questo premio Nobel. Siamo davvero soddisfatti del riconoscimento che è stato dato in particolare a Rainer Weiss, fondatore di Virgo, e a Kip Thorne, teorico della conoscenza sui buchi neri”. E’ il commento di Giovanni Prodi, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento e coordinatore del gruppo Padova-Trento, che giocò un ruolo fondamentale nell’intercettare il primo segnale delle onde gravitazionali.
“Nell’annuncio dell’assegnazione del Nobel lo speaker ha menzionato la collaborazione Ligo-Virgo. Un’impresa che vede Trento impegnata dal 2007 – spiega Prodi -. Abbiamo avuto un ruolo attivo il 15 settembre 2015 proprio nel riconoscimento e nell’interpretazione dei primi segnali che hanno sbalordito il mondo. Oggi siamo ancora impegnati nel completamento della rete di osservatorio globale. Abbiamo accumulato osservazioni di interesse scientifico estremamente rilevante, che potranno probabilmente portare a breve a nuove scoperte nell’ambito di quella che viene definita l’astronomia ‘multimessaggera’, l’astronomia che si fonda sull’osservazione congiunta tra onde gravitazionali, luce e onde elettromagnetiche, e lo studio dei a raggi cosmici di alte energie”. Kip Thorne e Rainer Weiss furono ospiti a Trento nel 2001 per partecipare al meeting dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA per il progetto spaziale LISA Pathfinder. In quella occasione visitarono anche i laboratori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento.