Nobel fisica, Battiston: “Ora la ‘caccia’ si sposta nello spazio”

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Dopo i successi della caccia alle onde gravitazionali con le speciali ‘antenne’ attive sulla Terra, nel futuro le osservazioni potranno essere fatte nello spazio, grazie alla missione europea chiamata Lisa (Laser Interferometer Space Antenna). Cosi’ il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, vede il futuro promettente delle ricerche premiate oggi con il Nobel.

Oggi il premio Nobel ha riconosciuto l’enorme importanza dell’osservazione delle onde gravitazionali con le tecniche di interferometria laser, che vede l’Italia in prima linea con l’interferometro laser Virgo, che si trova a Cascina“, ha osservato il presidente dell’Asi. Insieme all’osservatorio americano Ligo, Virgo ha permesso di vedere i quattro segnali di onde gravitazionali osservati finora, “l’ultimo dei quali in modo diretto“, ha aggiunto riferendosi al segnale prodotto dalla collisione fra due buchi neri rilevato congiuntamente dai due interferometri, che hanno funzionato all’unisono come un unico gigantesco strumento.

“Adesso – ha proseguito Battiston – la ricerca si proietta nel prossimo futuro con la realizzazione del grande interferometro spaziale Lisa, un milione di volte piu’ grande rispetto a quelli attivi sulla Terra, che dopo il successo del dimostratore tecnologico Lisa Pathfinder”, che ha visto l’ok dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per la realizzazione nel 2034. 

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