NOI Techpark: nel cuore delle Dolomiti apre il primo parco tecnologico ispirato alla natura [FOTO e VIDEO]

  • Credits: Ivo Corrà | IDM Südtirol / Alto Adige
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L’ispirazione arriva dalla natura, da sempre «innovatrice». Con una performance artistica e un taglio del nastro collettivo è stato ufficialmente inaugurato, nella serata di venerdì 20 ottobre, il NOI Techpark di Bolzano, la nuova casa dell’innovazione italiana, ponte fra il Nord ed il Sud d’Europa. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato Maria Elena Boschi, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«La grande sfida che coinvolge tutte le nostre città – ha detto Boschi – le nostre realtà urbane è quella di mantenere la propria “anima”, la propria identità, e al tempo stesso fare in modo che i cambiamenti migliorino innanzitutto la vita dei cittadini, diano loro benessere, assicurino loro qualità della vita. Se questa è la sfida, si può dire che non solo Bolzano, l’intera provincia e tutto l’Alto Adige, la stanno vincendo. L’esempio della “green region” Alto Adige può essere un modello da seguire anche per le altre regioni».

Credits: Ivo Corrà | IDM Südtirol / Alto Adige

Oltre 20 laboratori, 6 istituti di ricerca di respiro internazionale (Fraunhofer Institute Italia, Eurac Research, Unibz- Universita? di Bolzano, Centro di sperimentazione agroforestale Laimburg, Eco Research, Agenzia CasaClima), 40 startup e 20 aziende – fra le quali Huawei, Maccaferri, Grandi Salumifici Italiani, Leitner – a formare il cuore già pulsante del NOI Techpark, all’interno dell’area di 12 ettari, per un investimento di 124 milioni di euro da parte della Provincia Autonoma di Bolzano. Un’ex fabbrica di alluminio che, a 80 anni dall’apertura datata 1934, diventa ora un polo di innovazione. «NOI Techpark, con i suoi laboratori e le sue imprese sarà la piattaforma di interscambio tra le best practice imprenditoriali, di innovazione, di ricerca scientifica applicata dell’intero Paese con il Nord Europa – afferma Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, finanziatrice dell’opera -. È un ottimo esempio che dimostra cosa, con i poteri che ci sono dati dall’Autonomia, l’Alto Adige Südtirol faccia a servizio della crescita di tutto il Paese. Lo dimostra il fatto che molte aziende internazionali e italiane stanno scegliendo NOI Techpark per insediare i propri laboratori e uffici dedicati alla Ricerca & Sviluppo. A loro offriamo un territorio che vuole investire su uno sviluppo intelligente e sostenibile, rispettoso della natura e delle persone, che mette l’essere umano al centro». Sono 4 i settori di eccellenza sui quali incentrera? i propri sforzi NOI Techpark: Green, Food, Ict&Automation, Tecnologie Alpine.

Credits: Ivo Corrà | IDM Südtirol / Alto Adige

La costruzione di NOI Techpark incarna lo spirito green della provincia. Progettato da Claudio Lucchin & Architetti Associati e dallo studio italiano del gruppo Chapman Taylor, Nature of Innovation nasce infatti dal recupero del complesso industriale dell’Alumix di Bolzano, storico stabilimento costruito nel 1937. «Qui passato e futuro si incontrano», spiega Ulrich Stofner direttore del Dipartimento provinciale economia, innovazione ed Europa. L’entrata di NOI Techpark e? un edificio chiamato Black Monolith, il monolite nero. La copertura di questo edificio e? rivestita con pannelli fotovoltaici scuri e lastre in schiuma d’alluminio scura. «Questo complesso – ricorda Stofner – al momento della sua apertura, nel 1937, era il piu? grande stabilimento per la produzione di alluminio in Italia. Si tratta di un esempio fantastico di architettura razionalista, ovviamente sotto tutela, che nel NOI Techpark viene integrato con la modernita? rappresentata da questo monolite orizzontale, ricoperto proprio di alluminio, simbolo della conoscenza umana, che richiama 2001, Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Una metafora che prosegue con la leggera inclinatura della struttura che serve a ricordare l’essere umano che si alza in posizione eretta man mano che procede nella sua evoluzione. Di fronte all’entrata svetta la torre piezometrica trasformata in opera d’arte contemporanea». Di notte un’illuminazione da set cinematografico esaltera? la monumentalita? del luogo, segnalando l’incessante lavoro che si svolge all’interno. Si tratta di un quartiere che vivra? in simbiosi con la citta?: ristoranti; un teatro a gradoni per appuntamenti serali; un centro eventi composto da quattro sale.

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