Diplomazia inusuale quella della Corea del Nord. Pyongyang ha infatti scritto una lettera aperta ad alcuni paesi, Australia compresa, per chiedere loro di prendere le distanze dagli Stati Uniti e avvertire che non si piegherà alle minacce lanciate dal presidente Donald Trump. La lettera, inviata dalla Commissione Esteri del Parlamento nordcoreano a fine settembre, è stata resa nota dal primo ministro australiano Malcolm Turnbull.
La missiva avverte che “se il Presidente degli Stati Uniti crede di mettere in ginocchio la Corea del Nord attraverso la minaccia di una guerra nucleare sarà un grande errore di valutazione e una dimostrazione di ignoranza“. Le nazioni amanti della pace – esorta dunque la lettera – non dovrebbero allinearsi con “le mosse atroci e sconsiderate dell’amministrazione Trump che sta cercando di portare il mondo a un disastro nucleare orribile“.
Ma, parlando all’emittente radiofonica di Melbourne 3AW, Turnbull ha definito la lettera come “propaganda“, sostenendo che “è la Corea del Nord che sta minacciando la stabilità del mondo“, ha detto. “E’ il regime che deve rinsavire e fermare questa condotta spericolata“.
Secondo la ministra degli Esteri australiana Julie Bishop, questa lettera dimostra che le sanzioni approvate dall’Onu e la pressione diplomatica stanno avendo effetti su Pyongyang. “Penso che questo dimostri che la Corea del Nord è in una situazione di disperazione e isolamento, e cercando di demonizzare gli Stati Uniti, tenta di dividere la comunità internazionale“, ha dichiarato la ministra, citata da Fairfax Media.