Pasta, che passione: “Rende felici, concilia il sonno e fa dimagrire”

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In un piatto di pasta il piacere del gusto si accorda con la buona Salute, seguendo le regole giuste: niente pasta scotta, attenzione alla qualità, preferire il primo piatto a cena. A stilare la lista dei consigli, nella Giornata mondiale della pasta, ‘Sanità In Formazione’ insieme a Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, autrice del libro ‘La dieta dei biotipi’, in collaborazione con Consulcesi Club.

Ecco le 5 indicazioni per un primo piatto salutare: 1) Attenzione alla qualità: è opportuno prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo e anche integrale. Meglio comunque scegliere gli spaghetti che hanno l’indice glicemico inferiore e quindi sono adatti anche ai diabetici e a chi deve perdere peso. 2) La pasta deve essere assolutamente al dente, perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso. Attenzione quindi a non cuocerla eccessivamente. Qualora succedesse raffreddarla sotto un getto d’acqua corrente. 3) Sì a una bella spaghettata saltata in padella con olio extravergine d’oliva e spezie, ma ogni tanto concediamoci anche una carbonara con uova, pancetta (preferibilmente senza nitriti) per aggiungere un boost di proteine. Fra l’altro questa associazione stimola la tiroide: ricordiamoci di associarla a della verdura amara, come ad esempio la rughetta per ridurre la ritenzione idrica che un piatto di pasta abbondante potrebbe causare.

E ancora: 4) La pasta può essere consumata anche di sera, soprattutto se siamo stressati, se soffriamo d’insonnia, se siamo in menopausa e abbiamo le vampate o se soffriamo di sindrome premestruale. Questo perché la pasta favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina, facendo assorbire maggiormente il triptofano e quindi ci fa rilassare e favorisce il sonno. Se ci rilassiamo si riducono gli ormoni dello stress, fra cui il cortisolo, che favoriscono l’aumento di peso. Il biotipo nervoso cerebrale può concedersi una bella spaghettata a ogni pasto, il biotipo linfatico che deve perdere peso è meglio che non la mangi proprio tutte le sere, il biotipo bilioso e sanguigno, con moderazione e associando la pasta al consumo di verdure, può mangiarla sempre.

5) Infine, per chi è celiaco o sensibile al glutine, o ha la permeabilità intestinale o soffre di colite o di malattie infiammatorie intestinali, via libera alla pasta di riso integrale, di quinoa e di grano saraceno, sempre con l’accortezza di consumarla al dente associata a delle verdure amare, prima o dopo il pasto.

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