Previsioni Meteo Novembre – L’Italia sta vivendo un’ultima Domenica di ottobre condizionata dal caldo anomalo che interessa le Regioni del Nord e in modo particolare Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. Fa molto caldo soprattutto sulle Alpi occidentali, fin in Svizzera nel canton Ticino. Le località con le temperature più alte fino alle ore 13:00 avevano raggiunto +26°C a Cuneo, Borgone Susa, Sassuolo e Salsomaggiore, +25°C a Domodossola, Bellinzona, Reggio Emilia, Piacenza, Redavalle Fidenza, +24°C a Bra e Voghera, +23°C a Parma, Alessandria, Casalpusterlengo, Basaluzzo e Cremona, +22°C a Bologna, Aosta, Villar Perosa, Cesena e Rimini, +21°C a Pinerolo, Ravenna, Asti, Como e Lodi, +19°C a Vercelli, Brescia, Bergamo,Varese, Mantova e Sondrio, +18°C a Milano, Torino e Verona. E nel primo pomeriggio farà ancora più caldo. Siamo oltre dieci gradi al di sopra rispetto alle medie del periodo, e questa grande anomalia (che prosegue da una decina di giorni, in un contesto stagionale di mesi e mesi di caldo prolungato) proseguirà anche a Novembre.
Gli ultimi aggiornamenti di tutti i principali modelli meteorologici, infatti, confermano il predominio anticiclonico almeno per tutta la settimana entrante. Anche Novembre, quindi, inizierà sulla falsariga della stessa situazione di fine Ottobre con l’Anticiclone sull’Italia a garantire bel tempo e clima mite. Sulle Regioni Adriatiche farà un po’ più fresco per un respiro balcanico più accentuato, mentre un’ondata di freddo interesserà l’Europa orientale, ma in linea di massima – complice il forte soleggiamento su tutte le Regioni – il clima rimarrà molto mite, e anzi il prossimo weekend (Sabato 4 e Domenica 5 Novembre) potrebbe fare addirittura molto caldo in tutto il Paese, con temperature ancora una volta superiori ai +25°C in molte Regioni. Una tendenza che preoccupa soprattutto per la situazione delle Alpi, dove oltre agli incendi, il territorio soffre una drammatica siccità e soprattutto i ghiacciai alpini continuano a sciogliersi fuori stagione, proprio nel periodo in cui dovrebbero ricevere quelle grandi nevicate indispensabili a garantire la sopravvivenza nella futura stagione calda del 2018.